Lo sguardo dei laici nella Chiesa di Bergamo: un incontro sul Sinodo

In cammino verso il Sinodo: da dove si comincia? Se ne parla giovedì 13 gennaio alle 20,45 in un incontro promosso dalla Consulta diocesana delle Aggregazioni laicali, sul tema “Lo sguardo dei laici nella chiesa di Bergamo” visibile sui canali Facebook e YouTube del nostro settimanale diocesano online.

L’incontro prevede un’introduzione di Sabrina Penteriani (direttrice di SantAlessandro.org) e gli interventi di Anacleto Grasselli (Presidente di Azione Cattolica Bergamo) e Anna Cremonesi (Formatrice dei capi AGESCI).

Come mettere in atto uno stile sinodale a partire dalle attività concrete delle associazioni, dei gruppi, delle comunità parrocchiali? «Il metodo che viene proposto dal sinodo – sottolinea Anacleto Grasselli – è quello del rovesciamento della piramide: fino ad ora i vari convegni ecclesiali della Chiesa italiana partivano da un documento dei vescovi che poi andava declinato nel decennio in un cammino pastorale. Con il Sinodo il Papa propone invece di partire dal basso, senza rifarsi quindi a un documento stabilito, a una traccia precisa di lavoro. Si parte quindi da una fase di ascolto, partendo proprio dal popolo di Dio e dalla convinzione che il sensum fidei è presente in tutto il popolo di Dio. Più volte il Papa rimanda questa idea: tutto il popolo credendo esprime la verità della fede, va quindi ascoltato».

L’incontro rappresenta quindi un’occasione per confrontarsi sui temi più importanti che il sinodo della Chiesa italiana potrà toccare e per offrire spunti di riflessione da cui partire per dialogare in modo costruttivo e propositivo nelle realtà associative e parrocchiali, in modo che ognuno possa dare il proprio contributo a questo importante cammino diocesano.

“Non ci sono da elaborare idee teorie o elaborare concetti – aggiunge il presidente diocesano di Azione Cattolica -, ma ascoltare tutti, con l’idea che lo Spirito soffia dove vuole, anche fuori dai confini strettamente ecclesiali, con uno stile narrativo, del racconto e scoprire così anche quello che già si fa in modo sinodale. Il metodo del sinodo è la sinodalità: è scoprire il fare e pensare e discernere insieme. È questo che ci costituisce Chiesa”.