Condividere del tempo, attraverso ascolto e dialogo. Una formula apparentemente semplice, che richiede, però, delle persone vocate all’incontro con l’altro.
Per questo motivo, la Caritas bergamasca cerca volontari da inserire nel progetto «Cristalli». «“Cristalli”, attivo 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 e supportato anche da Ats e Comune di Bergamo, si ispira al pensiero di don Vittorio Nozza e si inserisce all’interno di un progetto di più ampio respiro, denominato “Migr@menti” – racconta Olivia Osio, responsabile area casa di Caritas –. Si rivolge a quei migranti, con regolare permesso ma senza fissa dimora, che vivono situazioni di estrema fragilità e marginalità, a causa di particolari traumi, fisici e psicologici, propri del loro vissuto.
Un “luogo sicuro” in casa Zarepta in via Elba
L’idea è quella di prendersi cura di loro, ospitandoli in un luogo idoneo e sicuro e permettendo, attraverso una rete di relazioni umane, la loro completa integrazione nel tessuto sociale cittadino».
Il luogo idoneo e sicuro è «casa Zarepta», in via Elba: già dormitorio in tempo pre-Covid, è stata successivamente adibita, durante l’inasprirsi della pandemia, all’isolamento dei positivi che non potevano soggiornare al Galgario. Cinque, per ora, le persone accolte.
«Fino a poco tempo fa, questi cinque utenti erano ospitati a Botta di Sedrina, presso il Caf che cogestivamo assieme alla cooperativa “Ruah” – spiega Osio –. Dal mese di dicembre, invece, si trovano a “casa Zarepta”: tre piani, circondati da un bel giardino. Qui, oltre che un’équipe educativa e un mediatore culturale, agisce anche un team di tre psicologi, perché gli ospiti, spesso, hanno alle spalle vicissitudini davvero drammatiche. La finalità è quella di far loro acquisire piccole e necessarie autonomie affinché, una volta fuori da “Zarepta”, possano così condurre una vita normale».
Tirocini, formazione, incontri: in rete con il territorio
Fondamentale, quindi, collegare gli ospiti al territorio, tramite tirocini formativi e non solo. «Siamo alla ricerca di volontari che possano donare un po’ del loro tempo alle persone di “casa Zarepta” – dice Osio –. Il volontario è sempre un valore aggiunto perché il suo approccio non è né educativo né clinico e questo suo sguardo non professionale è importantissimo, perché porta con sé autenticità e naturalezza, permettendo, con la sua presenza, di moltiplicare occasioni e possibilità e, quindi, di arricchire il contesto della quotidianità. Non siamo alla ricerca di gente che dia una mano a rifare i letti o a lavare i piatti, bensì di persone collaborative, aperte a culture differenti e disposte a socializzare con gli ospiti della casa, condividendo con loro diverse attività, anche durante il week-end, affinché l’immigrato, dopo qualche mese o dopo un anno, sentendosi indipendente, possa lasciare “casa Zarepta” e trovare il proprio ambiente lavorativo e abitativo, insomma la propria strada. Riteniamo dunque “Cristalli” un servizio innovativo e una scommessa non da poco. Ad ora, si sono candidate già più di dieci persone».
Un turno alla settimana per almeno tre mesi
Ai volontari, che, prima dell’accesso al servizio, saranno adeguatamente formati, verrà chiesta la disponibilità di un turno a settimana, per un periodo di almeno tre mesi. 14 saranno i turni: alla mattina, dal lunedì alla domenica (dalle 10 alle 12) e al pomeriggio, sempre dal lunedì alla domenica (dalle 15 alle 19).
Per candidarsi, scrivere una mail a volontariato@caritasbergamo.it oppure inviare un messaggio WhatsApp al numero 3483755817. «La partecipazione dei volontari a questo progetto è un atto pregno di significato – afferma Osio –. E il valore di questa scelta si cela nel loro esserci non per lavoro, ma, unicamente, per vivere la relazione in modo spontaneo e libero. Così facendo, il volontario, molte volte, coglie sfumature che a un altro occhio spesso sfuggono».