Tessere reti di solidarietà nella comunità. Quaresima a Grumello del Monte

Oratorio di Grumello del Monte

Come è ormai tradizione da diversi anni, la parrocchia di Grumello del Monte ha preparato un ricco cammino di iniziative per la Quaresima. Ragazzi e famiglie sono coinvolti a cadenza settimanale in una proposta di carità che permette di tessere reti di solidarietà dentro la comunità.

Ogni domenica in chiesa vengono raccolti generi alimentari, da destinare poi alle famiglie più bisognose della comunità, grazie alla collaborazione con la Caritas parrocchiale. Ai ragazzi è stato consegnato un calendario di ciò che verrà raccolto ogni settimana: il 6 marzo zucchero, biscotti e fette biscottate; il 13 pelati, tonno e pasta; il 20 latte, marmellata, olio e riso; il 27 caffè, farina bianca e formaggi; il 3 aprile detersivi, sapone, shampoo e bagnoschiuma. 

“Già da diversi anni proponiamo questa iniziativa, sin da prima del mio arrivo – racconta il direttore dell’oratorio don Alberto Varinelli -. Da tempo si è fatta la scelta di specificare quali siano le necessità: anziché chiedere un’offerta generica, preferiamo indicare di cosa la Caritas abbia effettivamente bisogno. 

In questo modo si evitano gli sprechi e passa il messaggio che l’offerta non è semplicemente uno scarto di ciò di cui io non ho bisogno. E dai rimandi che riceviamo la gente ha piacere di sapere cosa serve e cosa no, così sa anche che l’offerta andrà a buon fine”.

Tante famiglie in difficoltà aiutate dalla Caritas

Le famiglie aiutate dalla Caritas sono numerose. “Ci sono decine di nuclei famigliari solo a Grumello, ma c’è anche una rete di collaborazione con i gruppi Caritas dei paesi vicini, Telgate in primis.

Anche la generosità, del resto, supera i confini dei singoli paesi: nello scorso periodo di Avvento, per esempio, abbiamo organizzato una raccolta di giocattoli e sono venute persone anche da fuori paese a portarli, come il club Amici dell’Atalanta di Boccaleone”.

Il gesto del dono si inserisce all’interno della celebrazione liturgica, con il risultato di arricchire di significato entrambi.

“Nel momento dell’offertorio i bambini escono dai loro banchi e vanno a portare le proprie offerte nelle ceste, poste ai piedi dell’altare – prosegue don Alberto -. Loro tengono molto a questo momento ed è utile per capire il senso dell’offertorio: le parole ‘frutto della terra e del lavoro dell’uomo’ si associano al gesto concreto di donare un alimento che nutre altre persone”.

Sostegno a un missionario in Ecuador

Una novità di quest’anno, invece, è la raccolta di offerte monetarie, per una causa particolare. “In questo periodo è rientrato a casa il nostro parrocchiano Giorgio Corini, che ha aperto diversi missioni in Ecuador: abbiamo così pensato di raccogliere delle offerte da consegnare a lui perché possa continuare la sua attività educativa in missione”.

Accanto agli impegni caritativi, la Quaresima è un tempo straordinario anche per le occasioni di preghiera. “Per i ragazzi è un momento sempre molto bella la preghiera del mattino, prima di andare a scuola: un giorno a settimana chiediamo loro lo sforzo di svegliarsi in anticipo e presentarsi alle 7.20 in chiesa. Dopo la preghiera si fa colazione insieme, poi si va a scuola a piedi: è un piccolo fioretto ma anche un bel momento di condivisione. Come gli scorsi anni, riproponiamo anche le Vie crucis preparate dai diversi gruppi della parrocchia, come la Caritas, gli adolescenti, i bambini del catechismo: è un modo per permettere loro di compiere insieme un cammino spirituale ma anche di permettere a tutta la comunità di pregare insieme”.