Ucraina, l’arcivescovo di Kiev: il tempo delle dichiarazioni è passato. Dobbiamo fermare la guerra

L'incendio che si Ë sviluppato in un magazzino di prodotti congelati a seguito dei bombardamenti nel distretto di aprile Brovary, 12 marzo 2022. ANSA/ PROTEZIONE CIVILE UCRAINA ++HO - NO SALES EDITORIAL USE ONLY++

“Il tempo delle dichiarazioni, il tempo dell’affermazione dei principi è già passato. Dobbiamo cercare meccanismi per fermare la guerra”.

È quanto afferma l’arcivescovo maggiore di Kiev Sviatoslav Shevchuk nel video messaggio diffuso oggi mentre sono terminati i colloqui di oggi tra le delegazioni ucraine e russe in video-conferenza. I negoziati riprenderanno domani, dopo una “pausa tecnica”.

“Di nuovo, questa notte hanno bruciato le città e i villaggi dell’Ucraina”, dice l’arcivescovo. “La nostra città di Kiev è stata nuovamente ferita. Sulle teste della popolazione civile che questa notte cercava di dormire, di nuovo sono cadute le bombe e i razzi russi. Ma l’Ucraina resiste. L’Ucraina combatte.

L’Ucraina testimonia che la forza dello spirito può essere più potente del potere delle armi aggressive altrui. Il popolo ucraino sta affermando il suo diritto a esistere, il suo diritto alla libertà, il suo diritto a essere se stesso”.

Il pensiero di mons. Shevchuk si rivolge a “tutti coloro che, in diverse parti d’Europa e del mondo, sono scesi nelle piazze, nelle strade delle capitali dei loro Paesi, nelle loro città, in particolare durante lo scorso fine settimana, per dire un deciso ‘no all’aggressione russa contro l’Ucraina’”.

“Vorrei ringraziare tutti coloro che si sentono vicini al popolo sofferente dell’Ucraina. Comprendiamo che in tali circostanze non può esserci una posizione neutrale. Perché chi tace, chi non condanna questa guerra, diventa complice del crimine, diventa complice dell’aggressione e delle uccisioni dei civili in Ucraina”.

Da qui l’appello a quanti in queste ore stanno lavorando a trovare soluzioni sul piano negoziale. “Possa il Signore Dio dare saggezza: saggezza a coloro che cercano questa soluzione; saggezza a coloro che cercano, in modo diplomatico, di trovare occasioni di dialogo e porre fine a questa aggressione. Vi esorto tutti: ‘Non tacete, non fatevi da parte, non siate complici di questo delitto!’”.

  1. “dobbiamo trovare meccanismi per fermare la guerra”: Non è certo quello di inviare armi! E’ evidente che chi viene aggredito, non ha responsabilità dei massacri, delle distruzioni e di tutte le vittime civili,sopratutto! Ho ascoltato l’intervista ad un sacerdote cattolico ucraino, a cui va tutto il mio incoraggiamento nel continuare ad assolvere il compito datogli in qualità di guida spirituale e di seguace di Gesù Cristo e che, con tutte le forze cerca di stare vicino al popolo sofferente, con aiuti materiali ma sopratutto con la preghiera; preghiera per il “nemico” affinché possa aprire il cuore e convertirsi…preghiera per ogni creatura caduta e vittima di questa tragedia umana dai confini confusi e apparentemente illogici. Dalla narrazione mediatica, questa “guerra” dura da parecchi anni, e per alcuni hanno origini dal massacro x fame da parte di Stalin del popolo ucraino; il fatto è che le “armi” hanno sempre avuto un posto rilevante in tutti i conflitti ed in questo caso, ritenuto essenziale per difendere un popolo aggredito, che ritiene di far valere le proprie ragioni! L’orgoglio di un popolo oppresso che non lascia dubbi sull’amore di patria ma che comunque si è armato, si è istruito nell’uso delle armi, e che alla maggior parte della popolazione, a cui sono stati dati le libertà di decidere della propria vita, non è dato cedere, anche se x difendere la propria Terra combatterebbe con sassi e bastoni! L’unica cosa da fare sarebbe chiedere da parte di tutto il mondo, il disarmo totale e invece cosa facciamo? ci riarmiamo… illudendoci che con le armi si possano fare guerre giuste! Perché non abbiamo fatto tutti insieme una catena umana ai confini dell’Ucraina, e come in un abbraccio mettevamo in condizione “l’UOMO RUSSO”
    a combattere contro la propria coscienza? Perché Kirill capo della chiesa ortodossa russa, sostiene questa “invasione” diventata haimé GUERRA all’Occidente? crediamo davvero che sanzionare la Russia, non sia il popolo a farne le spese maggiori? Mi pare che la soluzione sia che tutti i grandi del mondo, isolino Putin costringendolo a cessare il fuoco, prima e mettersi, poi al tavolo delle trattative di Pace! Temo che la Pace, non la desideri nessuno… noi cristiani però, non abbandoniamo la speranza che un utopia, che un sogno di Pace, sia un sogno mai realizzato…

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