Irene Tinagli a Nembro: ci vuole fiducia nel futuro. Potremo davvero diventare migliori

Come cambia il mondo intorno a noi? La serata inaugurale di Migliori di Così, Festival delle Rinascite organizzato dagli sforzi congiunti dell’oratorio e del Comune di Nembro, ci ha regalato spunti interpretativi non banali e anche qualche dritta per poter rispondere coscienziosamente a queste domande. 

L’evento, tenutosi lo scorso venerdì, 20 maggio, all’auditorium Modernissimo, si è aperto con un intervento del curato dell’oratorio di Nembro, don Matteo Cella, che ha citato nel suo discorso iniziale Gemma Calabresi, ponendo l’attenzione proprio sul titolo della rassegna, Migliori.  

A seguire, una dichiarazione d’intenti del giovane gruppo organizzativo, che ha poi illustrato al pubblico presente in sala la lista delle date e degli ospiti di questa terza edizione, tutta incentrata sul tema del cambiamento. 

I nomi che si relazioneranno con i giovani in Piazza della Libertà sono di spicco: Marco Damilano, ex-direttore dell’Espresso si interrogherà sul mutamento politico la sera del 15 giugno, mentre Nando Pagnoncelli, sondaggista e presidente dell’IPSOS, discuterà di variazioni demografiche il 22 giugno, sempre in orario serale. Ma non finisce qui. L’1 di luglio, la filosofa e scrittrice Maura Gancitano tratterà del suo nuovo libro e darà uno sguardo approfondito sul tema dell’io che cambia, dell’esteriorità e dell’interiorità, e il 6 di luglio sarà il turno di Isaia Invernizzi e Ludovica Lugli, giornalisti per il Post e interlocutori di rilievo per quanto riguarda l’evoluzione dei mezzi d’informazione. E di evoluzione in senso scientifico parlerà, nell’evento conclusivo, il direttore dell’istituto Mario Negri, Giuseppe Remuzzi, il 13 luglio. 

Inoltre sono state annunciate due attività a tema intrattenimento/arte. Lo street artist Luogo Comune lavorerà ad una sua opera su un muro di Nembro tra il 30 giugno e il 2 luglio, mentre giovedì 7 luglio sarà grande protagonista il Teatro Tascabile di Bergamo, con animazione serale in Piazza della Libertà.

Terminata la presentazione del progetto, è stato lasciato spazio al primo grande ospite della rassegna, l’europarlamentare Irene Tinagli, presidente della Commissione per gli affari economici e monetari del Parlamento Europeo. Rispondendo alle domande di due ragazze, calatesi nei panni di intervistatrici, l’onorevole Tinagli ha spaziato su vari temi di importanza capitale in ambito economico, sempre relazionati al fil rouge del cambiamento, che guiderà tutta la terza edizione del festival. 

Partendo dal suo coinvolgimento nelle iniziative economiche europee, l’eurodeputata ha soppesato con rapidità ed efficienza diversi temi chiave del nostro periodo storico. Particolare importanza hanno rivestito la difficile situazione ucraina – le sue conseguenze per il nostro paese e per l’intero continente europeo, ma anche le sanzioni e l’unità dell’UE nella reazione all’aggressione – e la sostenibilità ambientale ed economica, tematica da sempre molto cara ai giovani e ora più che mai legata alla crisi internazionale. 

Non è mancato l’apporto fondamentale del pubblico, protagonista di tante domande diverse, tutte egualmente interessanti. La serata si è così protratta a lungo, con un rapporto veramente prolifico tra platea e intervistata. Si è parlato di argomenti caldissimi: dall’immigrazione, all’occupazione giovanile, alle nuove sfide mondiali, passando per gli incentivi e i concetti di fiscalità unica e di esercito unico europeo, tornati di moda alla luce dei recenti avvenimenti. 

Non poteva mancare la domanda caratteristica del Festival delle Rinascite. Come ultimo quesito della serata, infatti, è stato chiesto all’onorevole Tinagli se, dopo la pandemia e in un periodo di guerra in Europa, lei vedesse un futuro più positivo o più cupo. 

“Io sono di natura ottimista, altrimenti non mi sarei presa la briga di fare politica.” ha risposto l’eurodeputata scherzandoci su, per poi aggiungere: “Bisogna credere che un miglioramento sia possibile per continuare a reggere. Credo che un po’ migliori siamo già diventati: abbiamo rispettato le regole, ci siamo ripresi molto bene dopo il lockdown, abbiamo imparato come determinate situazioni che non vanno bene nella società e nel mondo del lavoro non vadano accettate, ma combattute. Penso che l’ambizione e la voglia di fare di più siano già un buon inizio non solo per renderci un po’ migliori, ma per continuare a migliorarci in futuro”. 

Sebastiano Foresti

Per seguire tutto l’incontro: https://www.youtube.com/watch?v=6vb2EpEBZxA