“L’armadio di mio fratello” a Ciserano: le mamme generano economia circolare

I vestiti e i giocattoli per bambini “scappano” in un batter d’occhio e spesso sono ancora seminuovi quando vengono definitivamente riposti in un armadio.

L’iniziativa di solidarietà “L’armadio di mio fratello” nase da questa semplice constatazione grazie all’impegno di un gruppo di mamme della parrocchia di Ciserano.

È un’attività che si potrebbe collocare nel contesto dell’”economia circolare”: si fonda infatti sulla possibilità di riciclo e riutilizzo degli oggetti, ne prolunga il ciclo di vita creando valore per tutti.

“Questo progetto molto semplice – spiega Florinda Carminati, una delle volontarie – è nato da un gruppo di mamme che da una decina d’anni si occupano di ridare vita ai vestiti, ai giochi e alle attrezzature prima infanzia che non vengono più utilizzate”. Il loro motto, come hanno spiegato al vescovo monsignor Francesco Beschi quando lo hanno incontrato in una tappa del suo pellegrinaggio pastorale nella Cet 13, è “riuso, riciclo e non spreco”.

Le mamme de “L’armadio di mio fratello” si ritrovano in un locale dell’oratorio durante l’orario del catechismo per alcuni pomeriggi a settimana. “Qui – prosegue Florinda – incontriamo le persone che ci portano i vestiti e gli oggetti, provvediamo a sistemarli e a metterli in ordine per offrirli a chi invece viene per prendere ciò che serve al loro bimbo, in cambio di un’offerta simbolica. Con il ricavato riusciamo a organizzare, grazie alla collaborazione della parrocchia e di altre associazioni del territorio, varie iniziative e a contribuire a progetti rivolti alla prima infanzia”.