Crisi energetica e ambiente. Suor Chiara: anche in monastero piccoli accorgimenti per aiutare l’ambiente

Buongiorno suor Chiara, la guerra e la crisi energetica hanno messo di nuovo in evidenza il problema dell’uso delle risorse naturali e il rispetto dell’ambiente. Come vi regolate voi in monastero sotto questi aspetti? Fate attenzione al consumo di energia elettrica, di gas per il riscaldamento, di acqua? Questo aspetto mi incuriosisce molto.
Giovanni

Caro Giovanni, oggi siamo di fronte a una crisi globale, a fenomeni climatici sempre più frequenti e devastanti. Molte specie stanno reagendo al cambiamento: uccelli migratori stanno cambiando le date di arrivo e di partenza anno dopo anno, le fioriture stanno anticipando, le specie montane si spingono finché possono in alta quota.

L’inquinamento produce un ampio spettro di effetti sulla salute: ci si ammala a causa di elevate quantità di fumo prodotto dai combustibili utilizzati per cucinare o per riscaldarci, a causa dei fumi delle industrie o del trasporto, dalle discariche di sostanze che contribuiscono all’acidificazione del suolo e dell’acqua, dai fertilizzanti.

La guerra, con le sue conseguenze economiche, sta ulteriormente aggravando la situazione nei nostri paesi. Questa situazione preoccupa anche noi e ci sprona a riflettere su come, nel nostro piccolo, possiamo contribuire a migliorare le condizioni della nostra casa comune, della terra che il Signore ci ha donato.

I cambiamenti iniziano nella vita quotidiana

I potenti sono chiamati a intervenire sui grandi sistemi che muovono il mondo, noi a incominciare nel piccolo a cambiare i nostri stili di vita immettendo atteggiamenti virtuosi che contribuiscano a sanare il nostro ambiente, certe che piccole azioni possono contribuire a cambiare le grandi. In monastero alcune attenzioni stanno diventando “abitus” importanti e condivisi per cercare di creare un clima migliore. Ne cito alcune, le più semplici, ma anche le più quotidiane. 

Il consumo dell’acqua. Ci siamo accorte di quante volte facciamo scorrere inutilmente l’acqua dal rubinetto: succede quando ci laviamo i denti o i piatti, la frutta o la verdura, quando usiamo la lavatrice non a pieno carico. Ridurre il suo consumo ha un’influenza positiva sull’ambiente.

Ridurre gli sprechi nel cibo e nell’utilizzo di oggetti, con l’attenzione a tutto ciò che è inutile e non necessario. Ci poniamo la domanda su ciò che è necessario, ma non indispensabile, perché possiamo farne a meno, per non accumulare né consumare continuamente. La nostra Forma di vita ci invita a vigilare su uno stile di vita sobrio ed essenziale che non induca al consumo e allo spreco. 

Porre particolare cura alla raccolta differenziata.

Tenere il riscaldamento basso e indossare abiti più pesanti

Ottimizzare il riscaldamento. Il nostro monastero è molto grande e puoi immaginare i costi del riscaldamento nella stagione invernale. Scegliere di tenere il riscaldamento basso e vestirsi più pesantemente è stata una scelta condivisa; negli ultimi anni abbiamo sostituito i vecchi infissi per migliorare l’efficienza energetica.

La coltivazione dell’orto e la cura di alberi da frutta ci consentono di utilizzare in parte cibi naturali a Kilometro zero e avere un’alimentazione semplice e variegata, ma soprattutto naturale. Con la frutta dei nostri alberi confezioniamo marmellate che mettiamo a disposizione anche di amici e conoscenti. La cura delle galline e di un’arnia di api ci permettono di mangiare uova fresche e di dedicarci a una produzione familiare di miele.

Caro Giovanni, questi sono piccole scelte che pensiamo possano contribuire a creare un clima migliore: ci auguriamo che tutti cresciamo nella consapevolezza dell’urgenza di collaborare a costruire la nostra casa comune attraverso nuovi stili sostenibili e solidali per rendere il nostro pianeta quel giardino che Dio ci ha regalato per abitarlo con Lui e con i fratelli nella pace e nella vera fraternità.