«In Messico la morte è cultura viva» : a Nembro per scoprire un modo diverso di rendere omaggio ai defunti

incenso altare morti

Sabato 29 ottobre, a Nembro, presso l’Auditorium Modernissimo (Piazza della Libertà), prende il via la quinta edizione del Festival messicano che omaggia i defunti, dal titolo « In Messico la morte è cultura viva ». 

El dia de los muertos, così come viene chiamato, è una festa messicana talmente significativa che nel 2003 è stata proclamata dall’Unesco Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

«È la tradizione più sentita del Paese – spiega Vanessa Gutierrez, psicologa e mediatrice culturale, ideatrice dell’evento -. Ogni famiglia realizza il proprio Altare dei Morti, in omaggio ai propri defunti. Ogni elemento dell’altare ha un suo significato : ad esempio le croci rappresentano i punti cardinali; il sale simboleggia la purificazione; le candele aiutano l’anima dei defunti a trovare la strada per arrivare all’altare. Poi ci sono le foto dei defunti da commemorare e i loro cibi preferiti e gli oggetti a loro cari, l’acqua per dissetarli, dopo il loro lungo viaggio; infine il mais, elemento importante per noi; l’incenso Copal e il tagete, un fiore arancione molto profumato. Non metteremo il cibo per evitare gli sprechi, ma dei semi a simboleggiarlo. La tradizione prevede anche i teschi colorati: significa che tutti siamo uguali, che non dobbiamo temere la morte e i colori portano speranza e coraggio”. 

Incontro tra culture con laboratori e dolci

Il programma della serata di sabato, prevede alle 19 l’inaugurazione dell’Altare del Giorno dei Morti messicano da parte di Rocio Cid, antropologa ed artigiana. Seguirà un laboratorio per bambini – dai 5 anni in su –, dove potranno realizzare fiori di carta, scheletri con cotton fioc e potranno costruire e decorare il proprio altare di carta. Ci sarà poi un piccolo rinfresco solidale, dove si potrà assaggiare il Pan de muerto, il pan dei morti di JanisCake, ma anche gli alegria de amaranto, dei dolcetti tipici con il seme di amaranto, e i nachos de La Sabrositas.

«L’altare dei Morti è qualcosa di comunitario – continua Gutierrez – : tutti possono contribuire alla sua realizzazione. Quest’anno il tema del Festival sono le farfalle, che per noi sono molto importanti : simboleggiano le anime delle persone che non ci sono più».

Laboratori per bambini, cibo tipico ma non solo : ci sarà anche la presentazione e la chiusura del Festival Internazionale Zempa della Facoltà di Disegno ed Arti dell’Università nazionale autonoma del Messico e verranno proiettati dei cortometraggi sul giorno dei Morti.  Inoltre, musiche e balli con Pablo e Magnolia, in arte Catrinus, ballerini di danze folkloristiche messicane e con Get the vibe band, una banda rock e pop che suonerà brani in lingua spagnola di cantanti popolari messicani come Juan Gabriel, José José, la Llorona. Infine, sarà presente anche Paloma Taube Landgrave, cantante e performer messicana, che verrà appositamente dalla Spagna per presentare il suo libro « Cantando viene la morte ». 

Il 1 e 2 novembre, come ogni anno, nella Chiesa di San Lazzaro a Bergamo sarà allestito un Altare dei morti, che si potrà visitare, e, novità, quest’anno sarà anche inserita in una tappa di una passeggiata Migrantour (a cui ci si può prenotare sull’apposito sito). Un modo per visitare questa chiesa e allo stesso tempo conoscere una realtà diversa dal proprio quotidiano. Il Festival è aperto a tutti e gratuito ed organizzato con il patrocinio del Consolato Messicano di Milano, il Comune di Nembro e l’Ufficio Pastorale Migranti. 

Per informazioni : 345 22 354 66 – festival.messico.nembro@gmail.com.

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