La compagnia teatrale Il Capannone, che sarà tra i protagonisti della Settimana della cultura organizzata dalla Diocesi di Bergamo, ha alle spalle una lunga storia nel mondo del teatro. La sua nascita risale al 1979 ed è frutto della fusione di due precedenti esperienze teatrali, legate agli oratori di Gandosso e Villongo.
«Ci siamo uniti facendo la scelta del teatro di parola come impegno civile – spiega Claudio Belotti, attore-regista della compagnia -. Solo nel 2012 ci siamo costituiti come associazione di promozione sociale. Negli anni abbiamo prodotti numerosi spettacoli di diversi autori, da Pirandello a Baricco. Abbiamo anche realizzato reading per la pace, contro la violenza sulle donne e in altre occasioni».
Il Capannone ha sempre stretto reti di collaborazione con enti, istituzioni e istituti comprensivi del territorio. «Non abbiamo una nostra sede – prosegue Belotti -. Utilizziamo sempre gli spazi concessi da parrocchie e oratori con cui collaboriamo».
Le persone che hanno fatto esperienza di teatro con questa associazione negli anni sono più di cento. «Abbiamo intercettato persone da un’area molto ampia, che comprende la Val Seriana e tutti i paesi del basso Sebino, in alcuni casi anche dalla provincia di Brescia. Attualmente siamo una ventina tra attori e tecnici: la nota positiva è la presenza di diverse persone giovani».
Il Capannone si è anche speso per organizzare in prima persona alcune manifestazioni. L’ultima in ordine di tempo è la rassegna culturale Arte e Spirito, nata a Villongo nel 2018 e giunta quest’anno alla sua terza edizione (dopo i due anni di interruzione forzata per la pandemia). «La prima edizione era dedicata al linguaggio dell’acqua, la seconda alla luce e quest’ultima alla Madre Terra – spiega ancora Belotti -. La rassegna comprende eventi che coinvolgono varie arti: musica, pittura, scultura e fotografie».
Da questa iniziativa è nata anche la proposta che Il Capannone farà in primavera nella Settimana della cultura, in collaborazione con l’Unità pastorale di Villongo.
Il titolo dell’iniziativa è “Terra dono di tutti, Terra di tutti”. «Attraverso le stanze di Palazzo Passi e non solo vogliamo dare vita ad un percorso che permetta al pubblico una sorta di viaggio attorno ad alcune suggestioni, domande e provocazioni che aiutino a cogliere elementi di bellezza, meditazione, presa di coscienza inerenti la Terra, intesa come dono di Dio».
