Colzate: per la Settimana della Cultura si andrà alla scoperta di San Patrizio

L’unico santuario dedicato all’irlandese San Patrizio si trova nella parrocchia di Colzate, su uno sperone di roccia che domina la media Val Seriana. Il suo nucleo più antico (il sacello) risale al XIV-XV secolo, mentre il santuario grande è stato edificato nel XVI-XVIII secolo ed è stato successivamente arricchito con i porticati, la torre e i locali annessi al santuario. L’edificio apparteneva storicamente alla parrocchia di Vertova, ma nel corso del secolo scorso è passato alla parrocchia di Colzate, sorta nel 1920, distaccandosi proprio da Vertova.

Il parroco di Colzate don Paolo Biffi, con l’aiuto di numerosi volontari della parrocchia, sta portando avanti diverse iniziative per valorizzare questo luogo di culto, ricco di tesori artistici, immerso nella natura.
«Il santuario è sempre aperto, tutti i giorni dell’anno, grazie alla disponibilità di un custode e di un gruppo di volontari che si dedicano alla cura della sala del pellegrino – spiega don Paolo -. La Messa al santuario viene celebrata solo nei mesi estivi, da giugno a settembre, ogni domenica. Organizziamo delle visite guidate nelle occasioni particolari di festa, ma anche quando vengono dei gruppi in pellegrinaggio».

È sufficiente contattare la parrocchia di Colzate o il custode del santuario per prenotare una visita guidata. Sono numerose, infatti, le persone che raggiungono Colzate per visitare questo luogo. «San Patrizio è un santuario di grande pregio artistico ma anche un luogo favorevole alla spiritualità. Le opere d’arte presenti
in chiesa e le bellezze naturalistiche del luogo, situato a 630 metri di altitudine, favoriscono la meditazione».


La peculiarità della devozione di San Patrizio, vescovo evangelizzatore dell’Irlanda nel V secolo, è dovuta ad una ragione storica ben precisa. «Il culto risale alle relazioni commerciali strette in epoca medioevale: i commercianti vertovesi che producevano il panno lana si erano spinti sino al Nord Europa, toccando anche la Gran Bretagna, la Scozia e l’Irlanda. Lì hanno conosciuto il patrono d’Irlanda e hanno portato nel proprio
paese il suo culto, come ringraziamento per il viaggio».

La sua fortuna nel corso del tempo è dovuta certamente alla posizione, lungo la via di Honio, l’antico percorso per raggiungere l’alta Val Seriana e la val del Riso. Oggi è facilmente raggiungibile a piedi attraverso mulattiere che salgono sia da Colzate sia da Vertova, oltre che in auto, lungo la via che da Colzate conduce alla frazione Bondo. Di qui passa anche l’Alta via delle Grazie che collega numerosi luoghi di culto bergamaschi.

In vista della Settimana della Cultura, la parrocchia di Colzate ha pensato a due iniziative di diversa natura per far conoscere le bellezze del santuario.
La prima, che potrebbe intitolarsi “San Patrizio in media Val Seriana tra leggende, miracoli e curiosità”, proporrà di mettersi in cammino da pellegrini alla scoperta del santuario, partendo dalla località dei Cereti di Vertova per risalire lungo la strada che da inizio ‘900 conduce al santuario, passando sopra i nostri due paesi. Lungo il percorso si incontrano storiche tribuline dedicate al santo, costruite dalla devozione popolare, ma anche pannelli che spiegano curiose leggende legate alla fama di San Patrizio come autore di miracoli. Lungo il cammino verranno narrate storie e curiosità legate alla biografia del santo.

La seconda proposta, invece, si intitolerebbe “Io, Patrizio, peccatore: l’adolescente benestante rapito dai pirati irlandese”. Si tratta in questo caso di una serata di spiritualità nella chiesa grande, con l’ascolto di brani scelti dall’autobiografia del santo, che racconta la scoperta della sua vocazione durante la prigionia, unita a proiezioni di immagini: un percorso sinestetico per rendere i fedeli partecipi del percorso di vita e di fede del santo.
In vista di questo doppio appuntamento anche gli adolescenti dell’oratorio di Colzate si sono attivati per contribuire da protagonisti. «Il gruppo di ragazzi che già cura il canale youtube della parrocchia si è offerto per realizzare un video che mostri la bellezza del santuario, nei suoi spazi interni ed esterni, insieme a voci narranti che la raccontano – prosegue don Paolo -. È bello che anche i più giovani siano coinvolti: San Patrizio è un bene di tutti».