Il Natale di Gastone Musone, una fiaba per ritrovare il sorriso

A volte la presenza di un amico può aiutare a cambiare prospettiva e a scacciare i pensieri negativi. Succede a Gastone Musone nell’albo illustrato “Oh, no! È Natale” (Il Castoro) di Suzanne e Max Lang, coppia di creativi, scrittrice lei e illustratore lui, uniti nell’arte e nella vita. 

Un albo illustrato che piacerà molto ai piccoli (dai tre anni in su), adatto alla lettura in famiglia in questi giorni di festa, ma piacevole anche per gli adulti.

Nella prima illustrazione tutto è grigio e spento tranne Gastone, appollaiato sul ramo di un albero con il muso lungo mentre fuori piove: è una condizione che sperimentiamo a volte anche noi, quando ci sembra che il mondo “faccia schifo”, ci sentiamo tristi e immalinconiti, ci chiudiamo in noi stessi ritenendo che niente possa migliorarci l’umore.

Dov’è lo spirito del Natale? Gastone cerca

Gastone, insomma, sembra strettamente imparentato con il Grinch, perché non riesce proprio a immergersi nell’atmosfera natalizia, ma poi incontra un amico, Norman, che al contrario di lui adora le feste. Secondo Norman le banane verdi si possono mangiare perché “maturano nella pancia”. E poi ci sono le decorazioni, le visite ai parenti, i regali. Marabù cerca di far sorridere Gastone con una canzone un po’ stonata. Le rane lo invitano ad assaggiare il pasticcio di mosche, una vera prelibatezza natalizia. Poi gli offrono mille suggerimenti teneri, come scrivere biglietti d’auguri per le persone care, acquistare doni, accendere candele, fare qualcosa di gentile per gli altri, mangiare cose buone. 

Come nella vita a un certo punto non piove più

Gastone non ne vuole sapere, ma accetta di bere una tazza di tè. Qualcosa di semplice e confortante che non aveva mai assaggiato. Inaspettatamente, quel gesto così semplice produce una svolta. Gastone a quel punto sente il calore e il profumo di questa buona bevanda e inizia ad accorgersi di tanti dettagli che non aveva notato. Nella sua vita alla fine smette di piovere. Eppure bastava così poco. Una storia festosa, che invita alla cura dei rapporti con gli altri, all’attenzione e alla gentilezza. Un albo tenero e ironico adatto a piccoli e grandi, che lancia un messaggio importante: “Prendersi il tempo per ammirare le cose belle che ci circondano può far apparire i tuoi problemi più piccoli”.