Zogno, sette parrocchie in rete per la Settimana della cultura

Sette parrocchie, sette opere e sette comunità da connettere grazie all’arte. L’imminente Settimana della Cultura nelle parrocchie di Zogno rappresenta, innanzitutto, l’opportunità di fare rete e di far crescere la consapevolezza che “da soli non si va da nessuna parte”.

In vista dell’appuntamento culturale che coinvolgerà le città di Bergamo e Brescia, i volontari hanno scelto di unirsi in un unico gruppo per preparare un itinerario interparrocchiale. In ogni parrocchia è stata messa in risalto un’opera differente con un unico requisito comune: essere visitabile ed esposta al pubblico 365 giorni l’anno. 

I momenti pensati per la Settimana della Cultura sono fondamentalmente due, rispettivamente nelle date del 15 e del 22 aprile 2023. Il primo sarà dedicato alla presentazione di un documentario della durata di quaranta minuti che racconta come la cultura si sia evoluta nel territorio zognese. Il video sarà proiettato nella chiesa parrocchiale di Zogno e getterà le basi per l’evento successivo.

Tour guidato nelle sette chiese

Il secondo appuntamento, infatti, consisterà in tour guidato nelle sette chiese delle sette parrocchie zognesi per scoprire le opere entrate a far parte di questa rete culturale. Tra gli autori dei dipinti esposti risaltano i nomi di Vittorio Carpaccio, Palma Il Vecchio e Simone di Francesco con la sua “Annunciazione” arricchisce la chiesa di Sant’Alessandro nella frazione di Spino al Brembo. Artisti internazionali che sono partiti dalla loro piccola casa per poi guadagnare la fama e l’importanza che oggi gli è attribuita a livello mondiale. 

“La Settimana della Cultura è una doppia opportunità – spiega Roberto Fustinoni, uno dei volontari -. In primo luogo, ci permette di riscoprire il nostro territorio sotto una nuova prospettiva. Molti dei dipinti esposti nelle nostre chiese sono di autori dalla stima interazionale e riuscire a porre l’accento sui grandi tesori che le nostre comunità conservano è un’occasione per acquisire più consapevolezza del nostro territorio. Dall’altra parte, l’aspetto a cui teniamo di più, è un’opportunità di costruire una rete. L’arte in questo fa da ponte per le comunità e aiuta a guardare al futuro in modo più sereno. La Chiesa ci invita a camminare insieme e questo sarà solo il primo passo di un grande cammino”.  

“Vorremmo tramandare la nostra passione ai giovani”

Il cammino delle comunità zognesi, però, si fonda su dei preparativi non di poco conto. Per costruire la proposta per la Settimana della Cultura, è stato prima costituito un nuovo gruppo che potesse convogliare i talenti di ciascuno al servizio dell’azione pastorale e culturale in atto.

Inoltre, l’iniziativa getta le basi per un nuovo futuro con l’obiettivo e il desiderio di coinvolgere anche i giovani grazie a questo movimento. “La Settimana della Cultura sarà un punto di partenza anche per questo motivo -conclude Roberto-. Speriamo che possa essere un’occasione di incontro e apertura verso le nuove generazioni. Attraverso la riscoperta del territorio vorremmo tramandare la nostra passione ai giovani. Evitare l’isolamento è un impegno da prendersi anche per loro, per regalargli un futuro in ciascuno mette a disposizione ciò che ha, è libero di esprimere il proprio pensiero e ci si aiuta lasciando da parte i campanilismi. Il futuro è in rete, è una comunione di comunità diverse e l’arte è il ponte che sosterrà questo sogno”.