“Paradiso XXXIII” al Teatro Donizetti: voce, immagini e musica per dare corpo alla poesia

RAVENNA FESTIVAL - Trilogia d’autunno: la Danza, la Musica, la Parola. Paradiso XXXIII di e con Elio Germano e Teho Teardo. Drammaturgia Elio Germano, drammaturgia sonora Teho Teardo con Laura Bisceglia violoncello, Ambra Chiara Michelangeli viola Regia Simone Ferrari & Lulu Helbæk. Disegno luci Pasquale Mari, video artists Sergio Pappalettera e Marino Capitanio, scene design Matteo Oioli

L’ultimo canto della Divina Commedia è ambientato nell’Empireo, sede di tutti i beati. È quello più spirituale, in cui Dante si trova a cospetto di Dio. Lo raccontano in uno spettacolo speciale Elio Germano, attore e regista, e il musicista e compositore Teho Teardo.

“Paradiso XXXIII”, con la regia di Simone Ferrari e di Lulu Helbaek, show and creative director del Cirque du Soleil, va in scena per la rassegna Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti giovedì 16 febbraio (ore 20,30).

La sede sarà eccezionalmente al Teatro Donizetti anziché come di consueto (per questa rassegna) al Sociale.

Lo spettacolo ha debuttato nel 2021, l’anno del settimo centenario della morte di Dante Alighieri. È stato scritto a quattro mani senza la pretesa di offrire un “commento” al canto, ma con il desiderio di offrire al pubblico la possibilità di ascoltarlo e guardarlo “immergendosi” in esso in modo inedito.

Anche per questo nasce unendo abilità e talenti diversi, l’arte del suono e della visione. Elio Germano è la voce che recita, Teho Teardo interpreta la bellezza e il mistero attraverso la musica.

Dal suono avvincente ed “eterno” germoglia la musica inaudita e imprevedibile del compositore d’avanguardia e scaturisce la regia visionaria e impalpabile di Simone Ferrari e Lulu Helbaek, poeti dello sguardo, capaci di muoversi tra cerimonie olimpiche, teatro e show portando sempre con loro una stilla di magia del Cirque du Soleil.

Grazie alla loro esperienza crossmediale, accade qualcosa di magico e meraviglioso, di inspiegabile, trascendendo qualsiasi concetto di teatro, concerto o rappresentazione dantesca attraverso una contaminazione di linguaggi tecnologici e teatrali.

A l’alta fantasia qui mancò possa;
ma già volgeva il mio disio e ‘l velle,
sì come rota ch’igualmente è mossa,
l’amor che move il sole e l’altre stelle.

Paradiso, canto XXXIII, vv. 142-145

Nell’introdurre lo spettacolo, Elio Germano specifica: «La materia è arricchita con aspetti visivi e sonori che non sono solo la parafrasi del testo, ma accentuano i contenuti in modo appariscente, condivisibile e circolare. Vogliamo tentare un ‘dispiegamento’, cioè provare a eliminare quelle pieghe che ci rendono difficile entrare fino in fondo nel canto, senza però dare nessuna ‘spiegazione’. Il XXXIII canto del Paradiso rappresenta un viaggio in se stessi, è simbolico dell’esistenza, racconta l’arte in generale e i suoi limiti». 

Elio Germano è attore e regista di fama internazionale, vincitore di molteplici premi, come il Prix d’interprètation masculine al Festival di Cannes, l’Orso d’argento come migliore attore al Festival di Berlino, un Nastro d’argento e tre David di Donatello. Ha lavorato in campo cinematografico con, tra gli altri, i Fratelli D’Innocenzo, Paolo Virzì, Gabriele Savatores, Giorgio Diritti, Gianni Amelio. In campo teatrale, oltre che interprete e regista è anche autore. È, inoltre, interprete e autore di uno dei primi esperimenti mondiali di teatro in realtà virtuale, Segnale D’Allarme, cui ha fatto seguito Così è (o mi pare), riscrittura del testo pirandelliano Così è (se vi pare).

Compositore, musicista e sound designer, Teho Teardo è uno dei più originali ed eclettici artisti nel panorama musicale europeo. Esploratore sonoro curioso e sempre attento agli stimoli che vengono da altre forme artistiche, si dedica all’attività concertistica e discografica pubblicando album che indagano il rapporto tra musica elettronica e strumenti tradizionali. Vanta importanti collaborazioni con Blixa Bargeld, Enda Walsh, Erik Friedlander, Elio Germano, Charles Freger, Michele Riondino e Vinicio Capossela. Inoltre, negli ultimi 20 anni, ha composto numerose colonne sonore per registi come Sorrentino, Vicari, Molaioli, Salvatores e molti altri, aggiudicandosi anche un David di Donatello, il Ciak d’Oro e il Premio Ennio Morricone. 

Lulu Helbæk e Simone Ferrari, registi e direttori creativi di fama internazionale, sono riconosciuti per l’audacia e l’originalità della loro visione artistica. Attivi internazionalmente, hanno un’enorme esperienza nella creazione di spettacoli dal vivo del Cirque du Soleil, Cerimonie Olimpiche, spettacoli teatrali, show televisivi, esperienze immersive e video.  La multidisciplinarietà delle loro creazioni permette di affrontare ogni progetto in maniera unica, trascendendo i limiti di ogni contesto e cercando attraverso la contaminazione dei linguaggi di creare delle esperienze spettacolari uniche. 

Disegno luci di Pasquale Mari. Video artists Sergio Pappalettera e Marino Capitanio. Scene design Matteo Oioli. Costumi di Marina Roberti. Con Laura Bisceglia (violoncello) e Ambra Chiara Michelangeli (viola). Produzione Pierfrancesco Pisani per Infinito Produzioni e Argot Produzioni in collaborazione con Ravenna Festival, Fondazione Teatro della Toscana, TeatronFranco Parenti, Teatro Abbado di Ferrara, Teatro Galli di Rimini e con il contributo della Regione Toscana. Durata 1 ora senza intervallo. Prezzi biglietti: intero 19 euro, ridotto 15 euro.