Diario di Ramadan. Il digiuno come cammino che “svuota lo stomaco” e “nutre l’anima”

L’aspetto più evidente del Ramadan è il digiuno, ma c’è molto altro da scoprire. Lo facciamo attraverso una rubrica per raccontarlo “dall’interno” e capire meglio e più da vicino che cosa accade in questo periodo nelle comunità musulmane che vivono tra di noi. Quest’anno vi proponiamo un fumetto a puntate disegnato per noi da Bouchra Rafiq, bergamasca di origini marocchine. 

L’iniziativa nasce in collaborazione con l’Ufficio diocesano per il dialogo interreligioso di Bergamo: un approfondimento culturale a sostegno della conoscenza reciproca e del dialogo. 

Leggi qui la prima parte.

Bouchra è nata in Marocco e si è trasferita in Italia all’età di sette anni, è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne (curriculum lingue orientali) e in Diritti dell’Uomo ed Etica della Cooperazione Internazionale.

Non solo digiuno, ma cammino spirituale

Il Ramadan non si riduce al suo aspetto più conosciuto, il digiuno diurno, ma rappresenta anche un momento di approfondimento spirituale.

Un’occasione per cambiare sguardo sulla vita, per reagire in modo diverso alle diverse situazioni.

Come rispondere, per esempio, a un forte carico di lavoro? “Non posso farmi travolgere dalla rabbia e dalla frustrazione – osserva la protagonista del fumetto – sono io ad avere il controllo delle situazioni e dei miei pensieri. Ora concentrati e datti delle priorità per affrontare al meglio questa bella giornata”.

È interessante scoprire quali attenzioni e interrogativi suscita nelle altre persone un forte impegno che nasce dalla fede religiosa, spesso può essere un punto di partenza per confrontarsi e scambiarsi opinioni. L’aspetto spirituale del Ramadan è forse meno evidente ma non per questo meno interessante: “Oltre a essere uno dei pilastri dell’islam – prosegue la protagonista del fumetto – il Ramadan ha un forte significato spirituale: si “svuota” lo stomaco per “nutrire” l’anima. È un mese in cui si legge molto il Corano e si prega insieme ogni sera”. Quali somiglianze e quali differenze si possono riscontrare rispetto alla Quaresima dei cattolici? Parlarne può aiutare a conoscersi meglio e a instaurare relazioni fondate sul rispetto.

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