A Castione della Presolana il Cre è palestra di relazioni

Una rete di legami con il territorio per sperimentare la preziosità della cura. A Castione della Presolana il Cre non è solo un momento di svago e divertimento, ma una palestra di relazioni che insegnano a spendersi per gli altri. Attraverso una serie di esperienze costruite grazie alla collaborazione con persone e associazioni del territorio, bambini e ragazzi possono vivere in prima persona incontri forti, pensati in base alla fascia d’età.

Si parte dall’attenzione alla cura della vita fragile, che passa dall’incontro tra generazioni diverse, caratterizzate dalla reciprocità della generosità. I bambini di prima, seconda e terza elementare si sono recati al Centro anziani del paese, dove insieme ai nonni che frequentano questo centro aggregativo ogni pomeriggio hanno
giocato a tombola e condiviso la merenda.
I più grandi, di quarta e quinta elementare, si stanno recando invece nelle case degli anziani che ogni mese ricevono la visita e la Comunione da parte dei sacerdoti. Divisi a piccoli gruppi, accompagnati dai loro animatori, portano dei piccoli lavoretti preparati nelle settimane precedenti al Cre e si fermano per condividere tempo e parole di cura.
I ragazzi più grandi vivranno invece un incontro con un gruppo di ragazzi con disabilità. Accompagnati dai loro educatori, gli ospiti del Centro Socio Educativo di Ponte Selva faranno visita al Cre e insieme si divertiranno in un’attività di conoscenza e socializzazione.

La cura passa anche dall’incontro con quegli eroi della porta accanto che ogni giorno si impegnano nel servizio agli altri: tutte le fasce d’età hanno vissuto, infatti, un pomeriggio con il Corpo Volontari Presolana. I più piccoli hanno conosciuto da vicino le attività di primo soccorso, toccando con mano gli strumenti di lavoro di un’ambulanza, mentre i più grandi hanno potuto vedere e provare i mezzi a disposizione della Protezione civile.

Un’altra delle direttrici suggerite del tema del Cre è inoltre la cura del territorio. I ragazzi delle medie hanno vissuto, insieme ai volontari della sezione Cai del paese, una giornata ecologica: muniti di guanti e sacchi, hanno ripulito dai rifiuti alcuni parchi giochi del paese, riempiendo sacchi di rifiuti.
In oratorio, sotto la grande scritta ‘I care’ che riproduce quella collocata da don Lorenzo Milani sulla porta della Scuola di Barbiana, ha trovato posto una cassetta della posta della cura: bambini e animatori sono invitati a lasciare dei biglietti e delle dediche, scrivendo cosa sta loro a cuore durante il Cre o ciò di cui vogliono prendersi cura.
Protagonisti e testimoni della cura sono anche e soprattutto gli animatori. Agli adolescenti – che già nei mesi precedenti si sono preparati a vivere l’avventura del Cre con una serie di incontri dedicati proprio ad approfondire le dinamiche delle relazioni di cura – ogni giorno viene proposto un momento di revisione: ciascuno prova a riconsegnare al gruppo un gesto di cura che ha visto compiere ad un altro animatore e che ritiene particolarmente prezioso.
È uno dei tanti modi per coltivare quei semi che, a partire dal Cre, possono far germogliare una comunità più attenta e unita nel prendersi cura.