4 sax in concerto: “I colori dell’aria 7” fa tappa a Paladina

“I colori dell’aria 7”: quattro sassofoni protagonisti del concerto in programma venerdì 25 agosto alle ore 20.45 nella Chiesa parrocchiale di S. Alessandro Martire in Paladina (Bg), in occasione delle feste patronali. Oltre a musiche di Bach, Haendel, Scarlatti / Sciarrino, Telemann / Reger, Gershwin, Monk, Castagnetti, il Vagues Saxophone Quartet eseguirà anche una nuova composizione musicale del jazzista milanese Sandro Di Pisa ispirata al dipinto “Madonna col Bambino e i santi Alessandro e Giovanni Battista” di Gian Paolo Lolmo custodito all’interno dell’edificio.

Dopo aver toccato le località di Tavernola Bergamasca, Santa Croce di San Pellegrino Terme, Bergamo (chiesa di San Nicolò ai Celestini), Lallio, Stezzano e Castione della Presolana, stavolta i “I colori dell’aria”, il progetto concertistico ideato da Alessandro Bottelli per valorizzare, grazie a brani strumentali creati ad hoc da compositori italiani, il patrimonio artistico-culturale del territorio, fa tappa a Paladina, nell’accogliente Chiesa parrocchiale di S. Alessandro Martire.

È qui, infatti, che venerdì 25 agosto alle ore 20.45, nell’ambito delle annuali feste patronali, si esibirà il Vagues Saxophone Quartet (Andrea Mocci sax soprano, Francesco Ronzio sax contralto, Mattia Quirico sax tenore, Salvatore Castellano sax baritono), una formazione di giovani e apprezzati professionisti già coronata da numerosi riconoscimenti e da presenze a rassegne e festival di rilievo.

L’ensemble, che si caratterizza per una vivace e fattiva partecipazione alla creazione di nuove partiture, lavora spesso a stretto contatto con i compositori. E per l’occasione si misurerà anche con un recentissimo lavoro commissionato al jazzista milanese Sandro Di Pisa e ispirato al dipinto Madonna col Bambino e i santi Alessandro e Giovanni Battista (1590 ca.) di Gian Paolo Lolmo (Bergamo, 1550 ca. – 1595 ca.), conservato all’interno dell’edificio. Di Pisa è chitarrista e compositore jazz, ma anche musicologo, didatta, autore di canzoni e di testi teatrali. Ha collaborato con innumerevoli musicisti europei, meritandosi la fama di “juke box vivente” per la vastità e versatilità del suo repertorio. Negli ultimi anni si è dedicato soprattutto a una originale rilettura del repertorio jazz tradizionale e al teatro comico musicale. Tipico del suo stile è l’uso di divertenti citazioni improvvisate, tratte dai materiali musicali più svariati: sigle televisive, cartoni animati, jingles pubblicitari, motivetti di successo. Un modo ironico di concepire la musica, che propone anche nei suoi spettacoli-lezione “Ridere con le orecchie”. Laureato in Musicologia al DAMS di Bologna, è molto attivo anche nel campo della didattica. Docente di Chitarra moderna, Armonia e Storia della Musica, è autore di numerose pubblicazioni divulgative. Nel descrivere il suo nuovo componimento, dal titolo Alessandro e Maria – Quadro sonoro per 4 saxofoni, il jazzista scrive: «Per una fortuita coincidenza i nomi delle due figure principali del quadro, Alessandro e Maria, sono anche i nomi di battesimo del compositore Sandro Di Pisa che, su richiesta di Alessandro Bottelli (ancora un Alessandro), ha scritto il pezzo pensando espressamente all’esecuzione da parte del Vagues Saxophone Quartet nella Chiesa parrocchiale (dedicata a S. Alessandro) di Paladina in occasione della festa patronale di S. Alessandro. Otto battute di introduzione precedono il tema iniziale, una sorta di valzer lento in Fa maggiore dalle armonie spiccatamente jazzistiche. Questo poi si trasforma in un motivo di carattere Blues che oscilla ambiguamente tra il modo minore e il modo maggiore. La fonte di ispirazione di questa parte centrale è il colore blu dell’abito che indossa Maria e su cui poggia Gesù Bambino (e blu/Blues sono anche altri due brani inseriti in programma:
quelli di Thelonious Monk e di George Gershwin, quest’ultimo tratto dal poema sinfonico Un Americano a Parigi). L’episodio blueseggiante si fonde con un secondo tema più soave e l’intreccio tra queste due melodie riconduce in qualche modo a una suggestione visiva che possiamo notare nel quadro: l’incrocio simmetrico nella posizione dei piedi della Madonna e del Bambino. Poi la velocità aumenta e ha inizio la sezione denominata “Alessandro”. Si tratta di un motivo ritmato che evoca la figura “metallica” del soldato Sant’Alessandro e che sfocia in un tema ancora più incalzante e virtuosistico, caratterizzato da un ritmo spezzato in 7/8 e ispirato anche all’altra figura maschile del dipinto, San Giovanni Battista. Il solenne tema conclusivo di Maria è una elaborazione di quello iniziale, ma questa volta a tempo di 4/4. Alla fine si intuisce anche una fugace citazione delle due Ave Maria più famose nella Storia della Musica, quella di Bach/Gounod e quella di Schubert, sovrapposte e miscelate fra loro».
Oltre al brano di Di Pisa, la serata offre un ulteriore motivo di interesse con l’esecuzione di un’altra primizia: l’Ouverture tratta dall’oratorio inedito L’huomo al punto (2016), di cui l’autore, Riccardo Castagnetti, ha voluto approntare una versione per quartetto di saxofoni. «Come si evince dal titolo – dichiara il maestro modenese –, la tematica centrale della rappresentazione è la meditatio mortis, intesa sia come pratica ascetica sia come preghiera interiore da suscitare negli ascoltatori tramite la narrazione della “battaglia spirituale” che si scatena nellʼanima dellʼuomo giunto al termine della propria esistenza terrena, allo scopo di “ammonire, ammaestrare, e confortare ogni huomo al punto estremo del suo partire”». Per il resto, il programma si connota per una forte presenza dei grandi maestri barocchi: da Bach (Concerto italiano BWV 971, Fuga BWV 578, Fughetta BWV 679, Aria sulla quarta corda dalla Suite per orchestra n. 3 in Re maggiore BWV 1068) a Haendel (The arrival of the Queen of Sheba, dall’oratorio Solomon e Ouverture dall’oratorio Alexander’s Feast (1736), vera e propria esaltazione della musica e dei suoi poteri, in una recente trascrizione per 4 saxofoni realizzata appositamente dalla compositrice riminese Marialuisa Balza tenendo conto della ricca e colorata orchestrazione originale), da Domenico Scarlatti (Allegro L. 223) a Telemann, perlopiù rielaborati e riarrangiati da compositori attualmente in attività. Di particolare stimolo sarà l’esecuzione per quartetto di saxofoni di una accurata selezione delle Variazioni e Fuga su un tema di Telemann, monumentale opera per pianoforte solo scritta da Max Reger, musicista di cui
quest’anno si ricorda il centocinquantesimo anniversario dalla nascita.

Scrive Davide Mutti, compositore, organista e direttore di coro bergamasco autore della trascrizione: «Lo spirito leggero e giocoso che anima le Variazioni e Fuga su un tema di Telemann op. 134 stupirà l’ascoltatore più attento: opera tarda (risale al 1914) e tra le ultime dedicate al pianoforte dal grande compositore tedesco, essa trae il proprio tema da un Minuetto orchestrale dallo stile limpidamente galante contenuto nell’imponente Tafelmusik (ovvero: musica da tavolo) telemanniana, trascritto da Reger con alcune piccole ma significative varianti ritmiche e armoniche. A questo seguono ben 23 variazioni – che nella mia rielaborazione ho limitato a 6 – e una granitica fuga. La variazione I, con il tema al tenore, è di taglio virtuosisticamente brillante eppure melodica; la II è in un vivace ritmo di giga con caratteristiche acciaccature del basso; la III esprime in pieno l’indole galante del tema; la IV è un delicato adagio in tonalità minore dalle tipiche armonie cromatiche; la V, impostata su un gagliardo ritmo di fanfara, è di spirito genuinamente bandistico; la VI scintillante, eppur malinconica. Una breve, ma intensa e palpitante, introduzione cromatica porta allo splendore della fuga finale che alterna esposizioni di assoluto rigore contrappuntistico a scanzonati e virtuosistici divertimenti, non privi di parentesi più intime e rarefatte».

Info utili:

“I colori dell’aria 7” – Concerto per Sant’Alessandro è promosso dalla Parrocchia di Paladina (Bg) nell’ambito delle iniziative per l’annuale festa patronale, con il sostegno della ditta Co.me.c.
Ingresso libero. Per info: 388 58 63 106