L’importanza della preghiera nella vita di tutti i giorni

Buongiorno suor Chiara,
Ho letto che il 2024 su proposta di Papa Francesco sarà un anno dedicato alla preghiera. È un aspetto che considero molto importante anche se nei ritmi della vita quotidiana non è sempre facile trovare i tempi e la concentrazione adatta. Ha qualche consiglio da darmi? Qualche traccia o lettura particolare, qualche indicazione su come creare uno spazio e un tempo adatto anche in casa? Grazie mille
Serena

La preghiera è un aspetto importante della vita cristiana, cara Serena, oserei dire, necessario per il credente: poter trovare piccoli spazi di tempo nello scorrere della giornata è una vera grazia!

La preghiera, in quanto incontro con il Signore, apertura di cuore a Lui e al suo amore, confidenza, affidamento, ascolto, dialogo, relazione con Lui, è l’anima e l’ossigeno della fede, la forza della vita, la speranza del domani. Essa è opera dello Spirito santo, non nostra! Noi, infatti, siamo poveri, fragili, deboli, incostanti, incapaci di aprirci a Dio, se Lui stesso non ci viene incontro aprendoci la porta del suo cuore. 

È proprio questo che ci ricorda il Natale: Dio, il totalmente altro, si fa così vicino a noi da concederci di vederlo, di incontrarlo, di toccarlo, di entrare in dialogo con lui; nel Natale Egli si fa vicino a noi, bussando alla porta del nostro cuore, desideroso di entrarvi.

L’incontro con il Signore dà colore all’intera giornata; tutti i credenti, compatibilmente con gli impegni di famiglia e di lavoro, sono invitati a viverlo: forse anche una mamma può ritagliarsi, tra una faccenda e l’altra, brevissimi istanti per leggere qualche piccolo versetto di Vangelo; oppure recitare il rosario mentre svolge le sue faccende domestiche; fare una piccola visita in Chiesa mentre ritorna da centro commerciale! Forse anche un operaio o un impiegato può, comunque e sempre, rivolgere a Dio una breve preghiera che sale dal cuore, ringraziarlo, lodarlo per diversi motivi, oppure invocarlo affidando a lui particolari situazioni difficili! Per tutti l’invito è a non sprecare il tempo e a fare in modo che anche mentre si svolgono le normali faccende della giornata il nostro cuore si rivolga al Signore.

Ho letto la testimonianza della scrittrice Anna Porchetti, la quale scrive: «Cosa c’entrano i calzini da appaiare, con la salvezza dell’anima? Apparentemente niente. Eppure… (…).

Ora, non c’è da farne una tragedia, ma passo una buona parte del mio tempo libero a riappaiare e piegare i calzini. La parte restante del mio tempo libero mi serve per caricare e scaricare la lavatrice, altra attività che pratico con regolarità, manco fosse un hobby.

Se contassi tutte le ore passate nell’operazione di appaiamento e piegatura dei calzini usati dalle cinque paia di piedi che dimorano in questa casa, sono certa che ne verrebbe fuori un discreto intervallo di tempo. D’altra parte, appaiare i calzini è un’impresa forse non nobile, ma certamente utile. C’è però un modo per renderla ancora più utile. Utile non solo per la vita di qua, ma anche per quella di là. Come? Si lo so, il tempo per pregare sembra non esserci mai. D’altra parte, guai se aspettiamo di trovarci nelle condizioni ideali: ovvero calma e silenzio. O magari nessun figlio che irrompe nella stanza con qualche richiesta. Oppure niente che bolle o che frigge sui fornelli e in più aspettiamo di avere anche la perfetta disposizione d’animo e spirituale, allora non pregheremo mai. Invece bisogna ritagliarsi del tempo durante la giornata. A volte anche solo qualche minuto per volta» (Anna Porchetti).

E l’angolo per la preghiera? “L’angolo migliore” per pregare, allora, è la vita quotidiana, cara Serena, nei brevi spazi che ci regala, quando meno ce lo aspettiamo! Ma, attenzione! Quando ti è possibile, anche se non quotidianamente, non rinunciare a sceglierti del tempo per te e per il Signore: un piccolo tappeto, uno sgabello, un vangelo, un crocifisso o un’icona mariana, (oppure, in questo tempo di Natale, un piccolo presepe), un block notes e una matita possono aiutarti ad entrare in colloquio con il Signore, così da ritornare, arricchita interiormente, nella tua quotidianità!

Non ti resta che sperimentarlo!