“24 ore per il Signore”. Suor Chiara: “Occasione di preghiera e perdono”

Ho sentito parlare per la prima volta dell’iniziativa di preghiera “24 ore per il Signore” che si svolgerà in diversi luoghi sul territorio della diocesi e in tutta Italia. In che cosa consiste? Perché è importante? Anche voi parteciperete?
Arianna

Cara Arianna, l’iniziativa 24 ore per il Signore è nata nel 2014 dal Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione, presieduto da monsignor Rino Fisichella, per dare concretezza all’importanza della preghiera.

Allora si svolse il venerdì 28 marzo e l’intera giornata fu dedicata al sacramento della riconciliazione, proprio per consentire a quanti lo desideravano di accostarvisi: vi aderirono decine di diocesi in tutta Italia. Questa iniziativa poi, trova più ampio consenso ogni anno alla vigilia della quarta domenica di quaresima, e quest’anno sarà da venerdì 8 a sabato 9 marzo.

In preparazione alla Pasqua di Risurrezione nella serata del venerdì e durante l’intera giornata del sabato, si suggerisce alle comunità ecclesiali di prevedere un’apertura straordinaria delle chiese, in modo da offrire ai fedeli l’occasione di sostare in qualsiasi momento in adorazione e avere l’opportunità di confessarsi.

Nell’anno della Preghiera, in preparazione al Giubileo

L’edizione di quest’anno è particolarmente significativa, perché si inserisce nel percorso dell’Anno della Preghiera in preparazione al Giubileo ordinario del 2025, e sarà l’occasione per fare esperienza della preghiera e del perdono. Nel motto scelto dal papa per quest’anno tratto dal capitolo 6 della lettera ai Romani: “Camminare in una vita nuova”, si sente risuonare quello che lui ha affermato nella sua Lettera Apostolica Misericordia et misera: «La misericordia rinnova e redime, perché è l’incontro di due cuori: quello di Dio che viene incontro a quello dell’uomo. Questo si riscalda e il primo lo risana: il cuore di pietra viene trasformato in cuore di carne, capace di amare nonostante il suo peccato. Qui si percepisce di essere davvero una “nuova creatura”: sono amato, dunque esisto; sono perdonato, quindi rinasco a vita nuova; sono stato “misericordiato”, quindi divento strumento di misericordia».

Il perdono è il segno dell’amore, il suo culmine, perché ognuno di noi sa che ha bisogno di essere perdonato e di diventare a sua volta strumento di perdono per gli altri. Quando si ama si agisce affinché la persona amata possa di nuovo riprendere una vita di comunione, di relazione piena e perfetta.

Ognuno ha bisogno di essere perdonato

La Misericordia di Dio, ci dà la certezza che davanti al Signore nessuno troverà un giudice, ma piuttosto un padre che lo accoglie, lo consola e gli indica anche il cammino per rinnovarsi.

Le 24 Ore per il Signore testimoniano proprio questo e vogliono mettere al centro della vita cristiana e delle comunità l’amore misericordioso del Padre. È una bella possibilità per quanti vogliono vivere intensamente questo tempo di quaresima, tempo di ritorno al Signore, di conversione, anche attraverso la possibilità di accostarsi al sacramento della riconciliazione.

Noi non parteciperemo secondo le modalità richieste, ma nella serata di venerdì 8, offriremo la possibilità di un tempo di adorazione alla croce.

È un’iniziativa che caratterizza tutti i venerdì di quaresima e che ci vede in preghiera davanti al crocifisso, segno del suo “amore fino alla fine”, per ricordarci quanto siamo stati amati. Cara Arianna, se il tuo cuore desidera incontrare il Signore, fare esperienza del suo amore misericordioso, aderisci a questa iniziativa che anche la nostra diocesi promuove: è una semplice occasione da non sciupare, un’opportunità di incontro con il Signore della vita, un passaggio della sua grazia da non lasciare cadere invano.