Gorle, la Veglia di Pentecoste con il vescovo. Un’occasione d’incontro con le comunità cattoliche di altra madrelingua

Partecipazione, incontro, senso di comunità: sono solo alcuni degli aspetti strettamente connessi con la solennità di Pentecoste in cui si celebra la discesa dello Spirito Santo che dà inizio alla missione della Chiesa. Nella nostra diocesi la veglia di Pentecoste è tradizionalmente organizzata dalla Cdal, la Consulta diocesana delle aggregazioni laicali, con la collaborazione di alcuni uffici diocesani.

Quest’anno seguirà il filo conduttore “Uno solo è lo Spirito” e si svolgerà a Gorle, parrocchia della fraternità 1 della Comunità ecclesiale territoriale 10 di Scanzo-Seriate, dove si sta svolgendo in questo periodo il pellegrinaggio pastorale del vescovo di Bergamo Francesco Beschi, che presiederà la celebrazione. Appuntamento il 18 maggio a partire dalle 17,30.

“La Consulta diocesana delle aggregazioni laicali – spiega la presidente Serena Rondi nell’intervista che vi invitiamo a seguire anche nel video -, che si occupa del coordinamento delle realtà associative e dei movimenti che sono strettamente legati alla nostra diocesi di Bergamo, ha da alcuni anni l’onore e la fortuna di partecipare attivamente alla preparazione della Veglia di Pentecoste, che quest’anno si terrà sabato 18 maggio presso la parrocchia di Gorle”. 

Come avviene la scelta della Parrocchia ospitante?
“Ormai da 3 anni il Vescovo Francesco ha avviato il pellegrinaggio pastorale nei nostri territori ed è diventata una consuetudine coinvolgere direttamente nella preparazione della Veglia di Pentecoste una delle parrocchie che nel periodo della veglia ospitano il pellegrinaggio”. 

Chi si occupa di organizzare la veglia e come avviene?

“Già da tre anni partecipano attivamente alla preparazione della veglia la CDAL, l’Ufficio liturgico e l’Ufficio per la Pastorale dei Migranti della nostra diocesi, insieme ai sacerdoti e ai laici della parrocchia ospitante.

Si è quindi passati da una preparazione a “tavolino” che avveniva all’interno delle riunioni del Consiglio direttivo della Cdal, ad una arricchente partecipazione allargata che in particolar modo quest’anno stiamo vivendo come concreta e significativa esperienza sinodale.

Attorno al tavolo di progettazione insieme alla CDAL ci siamo ritrovati con don Doriano Locatelli – direttore dell’Ufficio liturgico-, che da anni ci accompagna in questo importante momento, don Sergio Gamberoni – direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei migranti -, don Franco Castelli e don Mario Carrara, rispettivamente parroco e curato dell’oratorio di Gorle e con alcune volontarie laiche della parrocchia. Devo dire che ho trovato un entusiasmo davvero coinvolgente e un’accoglienza fraterna. Insieme abbiamo pensato, ragionato, costruito, “aggiustato” i 3 momenti che andranno a comporre la Veglia del 18 maggio”.

Come è organizzata la veglia di Pentecoste 2024?

“Il ritrovo è previsto per le 17.30 presso l’oratorio, che ospiterà tutti coloro che avranno piacere di vivere una bella esperienza di incontro e partecipazione insieme alle comunità cattoliche di altra madrelingua, che saranno presenti numerose. 

Alle 19.30 si terrà sempre in oratorio una cena condivisa in cui ognuno potrà portare qualcosa; si tratta di un momento conviviale occasione di incontro, scambio, conoscenza reciproca e condivisione.

Alle 20:30 avrà inizio la Veglia di preghiera presieduta dal nostro Vescovo Francesco presso la chiesa parrocchiale, che si trova proprio di fronte all’oratorio.

Chi può partecipare?

“L’invito alla partecipazione, meravigliosa occasione comunitaria proprio nell’anno dedicato alla preghiera in preparazione all’anno giubilare 2025, è aperto a tutti e in modo particolare alla Parrocchia di Gorle, alla CET e Fraternità cui afferisce, a tutte le associazioni e movimenti della CDAL. 

L’evento si volgerà in qualsiasi condizione climatica, all’aperto o al chiuso… abbiamo pensato davvero a tutto… ora attendiamo una numerosa partecipazione, per poi augurarci “Buona Pentecoste”.