Verso l’altro, la meditazione della settimana. Se ricominciare fa rima con cambiare

Per l’anno nuovo ti auguro di riuscire a smettere di credere che le cose cambieranno solo perché un altro anno è passato. Ti auguro di capire che le dovresti cambiare tu, e presto, anche domani. Anche adesso

Fino quando ho frequentato la scuola, settembre portava malinconia l’estate ormai stava scappando dalle nostre mani come granelli di sabbia che scivolano dalle dita per riadagiarsi sul letto del mare; le sere incominciano a non essere più così calde e afose e il buio arriva sempre prima a bussare alle nostre finestre. Da adolescente contavo i giorni che mi separavano dall’inizio della scuola. Settembre per era un po’ come un ricominciare di nuovo.

I ritmi settembrini portano dinamicità e subbuglio nella quotidianità. Si riprogramma la sveglia, l’agenda si riempie di buoni propositi e talvolta le scelte personali cambiano rotta.

Nonostante io non abbia mai amato troppo questo mese, i cambiamenti che comporta mi ha sempre dato quel guizzo che porta al cambiamento.

Quante volte a Settembre ci siamo ripromessi di rispettare le scadenze, di fare la dieta o essere più ordinati di dover fare più attività sportiva, di svegliarsi prima per cercare di sbrigare più attività possibili.  

Qualcuno è bravo e perseverante mentre altri, o forse la maggior parte, cedono alla pigrizia e si cade nei vecchi schemi che si cercava di abbandonare. 

Frequentemente il problema è dato dalla nostra motivazione che tende a cedere, poiché cambiano le priorità o subentrano altre esigenze. Il nostro desiderio resta lì in sospeso, ai margini della compiutezza. Tutto questo discorso ha anche a che fare con l’essere cristiano e i suoi bisogni.

Non è facile cambiare, non è nemmeno facile subire un cambiamento, eppure cambiare è ciò che più ci fa bene e ci rende liberi. Per i cristiani il cambiamento è la conversione. Cercare di guardare la nostra vita da un punto di vista differente, non imporsi il fare altro ma cercare di essere sé stessi per amare sé stessi e chi ci sta accanto. Inconsapevolmente si diventerà la miglior versione di chi si è davvero.

Siamo troppo desiderosi che il mondo e gli altri cambino, senza prima cercare di migliorare noi stessi. La fede soggiorna costantemente nella nostra vita quotidiana, provare a ricordarsene e rilanciarla o ricondividere l’amore che comporta è già sinonimo di un primo e grande cambiamento. 

Crescendo ho imparato ad attribuire a Settembre un significato diverso, non più il ricominciare-di- nuovo, ma affido a settembre il sapore del “buon inizio”.