Dipingere le uova con i bambini. Un’antica tradizione di Pasqua

Quando mia sorella, mio fratello ed io eravamo piccoli trascorrevamo sempre le vacanze di Pasqua con tutta la famiglia dalla nonna Amalia, a Bressanone. Una delle tradizioni della settimana santa che ci piacevano di più era quella di dipingere le uova. Lo facevamo tutti insieme nella cucina della nonna: lei dirigeva le operazioni, noi tuffavamo le mani nel colore. Alla fine i cestini con le uova si portavano in chiesa per la benedizione e diventavano coloratissimi centrotavola. Si scatenava una sorta di gara tra la nonna, la mamma, le zie e le prozie, che coinvolgeva anche noi bambini, e alcune uova erano davvero dei piccoli capolavori. Il giorno di Pasqua, deposte in bell’ordine in un cestino di vimini accanto a pulcini, coniglietti e ovetti di cioccolato diventavano un allegro centrotavola e alla fine, certamente, a volte un po’ a malincuore, venivano mangiate.
Ma il ricordo più bello è quello delle risate e delle macchie sulle mani: ritrovarsi tutti insieme, condividere un pomeriggio di gioco e di risate, grandi e piccoli, in un’atmosfera che anticipava la festa, nella cornice degli altri riti della settimana santa. Da qualche anno abbiamo deciso di rinnovare la tradizione con i nostri bambini. E abbiamo scoperto che alcune delle nostre amiche fanno lo stesso. Bastano poche cose: uova, colori alimentari naturali, qualche contenitore di plastica, pennellini, timbri, aceto, acqua.

COME SI FA

Le uova si mettono a scaldare in un pentolino pieno d’acqua: il normale procedimento di cottura per farle diventare sode.
Si riempiono fino a metà alcuni contenitori adatti a contenere le uova – come per esempio dei comuni bicchierini di plastica – di acqua, aceto e coloranti alimentari. I colori si possono ricavare anche da verdure che abbiamo in casa, come gli spinaci e le barbabietole rosse.
Si mettono le uova nei bicchierini con il liquido colorato. Ci vogliono in media cinque-sei minuti perché assorbano il colore, ma è meglio controllare ed eventualmente prolungare l’immersione finché il guscio ottiene la tonalità desiderata.
Poi si mettono a sgocciolare su tovaglioli di carta.
E poi la parte più divertente: con pennellino, colori e timbri si completano le decorazioni.
Infine: cestini, ovetti di cioccolato, fiori di carta, molta fantasia, per comporre con i bambini un bel centrotavola. Il segreto è fare tutto insieme. 🙂

foto
foto 2

foto 3

foto 4

foto 1

foto 5

foto 4

foto 2

foto 5

foto 2

foto 3

foto