Bergamo capitale del paesaggio: più idee e più risorse con l’osservatorio internazionale di studi

Bergamo bassa e alta, con le sue mura di pietra incastonate nel verde, che rendono il suo skyline così caratteristico. Il paesaggio come elemento chiave nella lettura e interpretazione delle dinamiche territoriali contemporanee, un elemento che negli ultimi sei anni grazie alla manifestazione “i Maestri del Paesaggio” ha rafforzato l’immagine internazionale di Bergamo quale manifesto per visioni di paesaggio urbano. Ora la nostra città ha un punto di forza in più in questo campo, grazie all’accordo di collaborazione siglato tra Università degli Studi di Bergamo, Comune di Bergamo, Regione Lombardia, Fondazione Lombardia per l’ambiente e associazione culturale Arketipos che ha portato alla nascita dell’Osservatorio Internazionale di Studi sul Paesaggio e sul Giardino a Bergamo – Bergamo Landscape & Garden Institute. Un progetto con salde radici nel passato, inserendosi nella tradizione di studi sul paesaggio portati avanti dal Centro Studi sul Territorio “Lelio Pagani” dell’ateneo bergamasco, e uno sguardo al futuro, per una Bergamo sempre più glocal. «L’Università ha investito e investirà molto nel rapporto con il territorio – ha esordito il rettore dell’ateneo Remo Morzenti Pellegrini -. Ricordo la figura di Leo Pagani: grazie a lui Bergamo rivolse lo sguardo alla sua più grande risorsa. L’accordo di oggi innesca una rete che porterà a nuove iniziative scientifiche di ricerca e formative e darà la possibilità ai giovani di misurarsi in una dimensione internazionale sul tema del paesaggio».
«Quello di oggi è un grande passo – ha aggiunto il sindaco Giorgio Gori -, nato sulla base di un terreno fertile, ossia il lavoro del Centro Studi sul Territorio. Bergamo ha una rilevanza paesaggistica che si coglie sin da lontano, caratteristica del suo profilo, ispirazione per il percorso scientifico e popolare ‘I Maestri del Paesaggio’ che mancava di un aspetto: trovare una continuità nel corso dell’anno ed essere occasione formativa. Da oggi si aggiunge un tassello in più, dando la forza necessaria per vedere sempre più radicata questa tematica». L’assessore all’Ambiente della Regione Lombardia Claudia Maria Terzi ha sottolineato come la nascita dell’Osservatorio «sia l’evoluzione della manifestazione ‘i Maestri del Paesaggio’ che da sei anni caratterizza il territorio Bergamasco, una manifestazione cresciuta negli anni in termini di numeri e di qualità e di importanza a livello regionale, grazie alla quale temi prima di nicchia sono stati resi accessibili a tutta la cittadinanza, insegnando a interrogarci sugli elementi del paesaggio e su come fare per valorizzarlo».
Il presidente di Arketipos Maurizio Vigini ha sottolineato come la strada da percorrere sia lunga, ma non impossibile: «Rispetto al Nord e al Centro Europa abbiamo parecchia strada da fare, dobbiamo colmare un gap culturale ampio. Lo slogan di questo lavoro sarà: “chi vuole fare paesaggio in Europa, deve passare da Bergamo”». Il progetto prevede percorsi di analisi e interpretazione paesaggistica con sguardi pluri e inter-disciplinari. L’attività di formazione seguirà diversi filoni, in base ai diversi ruoli e alle diverse competenze dei soggetti formatori: l’Università si occuperà dei percorsi di Alta Formazione, Arketipos di ricerca sul campo e applicata, Comune di Bergamo e Regione Lombardia saranno di supporto nelle attività che coinvolgono il territorio mentre la Fondazione Lombardia per l’Ambiente porterà il suo contributo nelle attività di analisi e ricerca per l’avvio dell’Osservatorio. Il primo appuntamento da segnare in agenda: il 9 settembre, nell’aula magna del campus universitario di Sant’Agostino, il convegno internazionale “Universitè d’Etè 2016” dedicato al paesaggio e al territorio a cui parteciperanno alcuni dei maggiori esperti del settore, tra cui Maguelonne Dejeant-Pons, Capo divisione Patrimonio Culturale, Paesaggio e Gestione del Territorio del Consiglio d’Europa.