Adolescenti e regole. Daniele Novara: non è più tempo di genitori-peluche. Incontro a Redona

Adolescenza, il periodo “nero”, il più temuto dai genitori: secondo Daniele Novara, pedagogista, è il tempo delle regole, in cui il ruolo più importante deve essere svolto dal padre, perché “le madri troppo apprensive e i padri-peluche finiscono col fare danni”. Si parlerà proprio del metodo educativo per gestire gli adolescenti nell’incontro promosso da Aeper nell’ambito dell’iniziativa “Fuori come un balcone” al teatro Qoelet di Redona lunedì 2 ottobre alle 21 (ingresso libero) in cui Novara, del Cpp di Piacenza, parlerà di “Quando diventare grandi non è una festa, la sfida educativa di accompagnare percorsi di crescita”.
“Nella maggior parte dei casi che mi vengono sottoposti – spiega Novara – il problema più grave è che le madri degli adolescenti continuano a mantenere lo stesso registro dell’infanzia, con un atteggiamento caldo e questo crea scompensi nei ragazzi. Vengono messi in atto atteggiamenti di soffocamento, iperprotezione, nonostante siano quasi adulti i ragazzi vengono trattati come se fossero bambini”.

C’è invece bisogno di un’azione più decisa: “L’asse educativo – continua Novara – deve essere spostato dalla modalità materna a quella paterna. Deve essere affidata al padre – una figura normativa, non un genitore-peluche – la gestione dei paletti e delle regole”.

L’adolescenza è l’età dell’individuazione, della formazione della personalità, dell’autonomia: “Per questo bisogna permettere ai figli in questo periodo anche di allontanarsi dal nido familiare, senza tenerli lì a crogiolare, altrimenti si rischia di provocare danni al loro sviluppo”.

In questo periodo uno dei rischi più insidiosi è rappresentato dai social network: “Per i ragazzi è una sorta di tunnel senza fondo, ed è lì che si nascondono oggi le compagnie pericolose, non per strada.  Il rischio risiede sia nell’invadenza cerebrale, perché gli strumenti digitali prendono letteralmente possesso dell’adolescente, per cinque-sei ore al giorno, sia nei contenuti perché i ragazzini di 16-18 anni possono finire non solo per smarrirsi ma anche perdere la loro innocenza. Se la madre lascia fare perché non vuole entrare in conflitto, non mette regole, e cerca di dialogare, anche questo è uno sbaglio. Il dialogo con gli adolescenti è un equivoco pauroso, una trappola enorme. I genitori negli ultimi anni ci sono caduti abbondantemente finendo in una palude in cui sia gli adulti sia i figli restano malamente intrappolati”.

Che cosa si può fare allora? “Bisogna prendere atto che i figli vogliono stare per conto proprio e compiere le mosse giuste. L’adolescenza è il tempo in cui c’è necessità di un padre che si prenda le sue responsabilità e che organizzi l’allontanamento necessario agli adolescenti in modo che non diventi pericoloso. Il pericolo più grande sono proprio gli ambienti collegati all’invadenza digitale. Se per esempio un ragazzo tiene con sé lo smartphone di notte, è ovvio che a scuola sarà bocciato perché non dormirà bene, non lascerà riposare il cervello quando serve”.

L’adolescenza non è – come alcuni ritengono – un periodo di sofferenza: “I ragazzi non hanno bisogno di essere confortati. Bisogna mantenere una posizione educativa, che non si adagi sullo psicologismo dilagante. Un equivoco che impedisce ai ragazzi di crescere e di fare la loro vita. Per fortuna ci sono tanti ragazzi che si schiodano da soli e tanti genitori che capiscono che è il momento di fare un passo indietro e di non essere assillanti. Bisogna tenere i figli sotto controllo, sì, ma nel rispetto di un complesso di regole. La pretesa del dialogo invece è antievolutiva”.

“Fuori come un balcone” è un’iniziativa di sensibilizzazione organizzata dal Gruppo Aeper nell’ambito della campagna di comunicazione sociale e raccolta fondi #Diventaregrandinonèsempreunafesta . Un secondo appuntamento dedicato agli adolescenti è in programma per il 7 ottobre, alle 16 (in caso di pioggia il 14 ottobre) al Parco Turani di Redona (BG) un pomeriggio di “Letture nel parco su testi di adolescenti”, per ascoltare le voci dei ragazzi. In entrambe le occasioni sarà possibile conoscere meglio i progetti di Aeper dedicati agli adolescenti. Per informazioni www.aeper.it.