L’uomo dal maglione blu. Marchionne, il percorso, le sorti di un’impresa

Pagine intere di giornali, ampi servizi televisivi e innumerevoli interventi sui social hanno fatto immediatamente seguito alla notizia sulle gravi condizioni di salute di Sergio Marchionne e della successione alla guida della Fca.

John Elkann, presidente della stessa Fca, scrive in un comunicato: “Ci ha insegnato a pensare diversamente e ad avere il coraggio di cambiare, spesso anche in modo non convenzionale, agendo sempre con senso di responsabilità per le aziende e per le persone che ci lavorano”.

Parole che aiutano a comprendere le qualità dell’uomo dal maglione blu a cui sono rivolte e dell’uomo in giacca e cravatta che le ha scritte.

In questa lettera aperta si riassume uno dei messaggi più significativi su quanto sta accadendo attorno alle sorti personali di un uomo e alle sorti di un’impresa che egli ha guidato nel mondo per quattordici anni.

Mentre Marchionne esce di scena si profila un nuovo orizzonte che viene da quel senso di responsabilità che egli stesso ha appreso in famiglia e poi ha vissuto e insegnato.

La vita continua, non come affermazione rassegnata e neppure come scelta costretta.

La vita continua, perché, andando anche oltre i confini di un’impresa come la Fca, è nel “sogno” dell’uomo giunto a fine percorso che le opere da lui realizzate per il bene di altri abbiano un futuro.

La convocazione immediata del vertice Fca, con le nuove nomine, ha certamente alla base un pensiero economico e imprenditoriale ma non può sfuggire che a questo si affianca un altro pensiero ed è quello sull’uomo.

Far nascere da un’esperienza di dolore e di commiato un segno di speranza e di futuro può avvenire anche in ambiti inattesi qual è quello di un’impresa come la Fca.

Può venire sorprendentemente da uomini in maglione blu o in giacca e cravatta.

La cronaca conferma che questo è avvenuto e si è manifestato con un linguaggio non convenzionale.

Quanto avvenuto è il frutto del cammino intellettuale di uomini che forse non hanno conosciuto e conoscono il pensiero sociale della Chiesa e neppure la citano ma hanno nella coscienza quella scintilla di verità che li porta a guardare anche con sguardo umano una realtà fatta di ferree regole imprenditoriali e di mercato.

Si può cogliere questo sguardo anche nella convocazione di urgenza per le nomine ai vertici della Fca. Proprio a partire da questo sguardo sulla persona che lavora si apre una strada di riflessione sul dialogo tra i principi etici con le sfide della produzione e del mercato. È questo l’orizzonte di pensiero suggerito dalla storia di Marchionne e dalla notizia che nel concludere il suo percorso di responsabilità ha consegnato, non solo alla Fca, un prezioso messaggio per il futuro.

 

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