Accogliere la vita anche quando un figlio “non è perfetto”

Un invito ad accogliere la vita sempre, comunque sia, e a riflettere su cosa sia davvero la «normalità», al di là di stereotipi e luoghi comuni. Sono molti gli spunti offerti dall’incontro «Mai sola. Sostenere la coppia che accoglie il figlio “non perfetto”» promosso dall’Ufficio diocesano per la pastorale della salute in programma il 30 marzo dalle 9 al Teatro alle Grazie di Bergamo (via Papa Giovanni XXIII, 13). Il convegno è rivolto in prima battuta agli operatori sanitari ma è comunque rivolto a tutti. La riflessione parte dagli interrogativi che può suscitare una diagnosi prenatale “complicata”, con un annuncio di possibili patologie e malformazioni, con le domande e i dubbi che essa porta con sé. In questi momenti molto delicati è fondamentale il ruolo di chi informa e accompagna le persone: è importante che venga offerto un quadro completo e corretto della situazione, che la coppia in attesa sia informata delle possibilità di vita buona del nascituro anche in presenza di difficoltà e patologie, e sull’aiuto che potrà ottenere da istituzioni sanitarie, associazioni e altre famiglie. L’obiettivo dev’essere quello di creare una rete di sostegno intorno ai genitori perché non perdano speranza e fiducia anche in presenza di una diagnosi difficile, perché comprendono che l’interruzione di gravidanza non è l’unica scelta possibile. Nel corso del convegno saranno presentate testimonianze di persone che hanno affrontato e superato questa situazione, accogliendo un figlio anche in condizioni problematiche. Saranno presenti anche rappresentanti di alcune associazioni. Concluderà l’incontro l’intervento di Pier Luigi Stritoli, professore di Biologia, genetica e genomica all’Università di Bologna, per presentare le nuove frontiere della ricerca su sindromi e patologie genetiche. Intervengono come moderatore Luigi Frigerio, direttore U.s.c. Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo e come direttore scientifico Patrizia Vallone, dirigente medico di Neuropsichiatria infanzia e adolescenza dell’Asst Bergamo Est.