Il profumo del pane: arte e antichi saperi nella mostra all’Oratorio di San Lupo

“Il profumo del pane” è il titolo della suggestiva mostra aperta dal 4 maggio al 23 giugno all’Oratorio di San Lupo, con opere degli artisti Matteo Lucca, Daniela Novello ed Ettore Frani. Promossa dal Museo Monsignor Battaglia e dalla Biblioteca Cardinal Cicognani della diocesi di Faenza-Modigliana, dalla Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei di Milano e dalla Fondazione Adriano Bernareggi di Bergamo, la mostra intende riflettere sul valore del pane come elemento centrale della vita degli uomini. Il pane racconta gli ambiti principali dell’esistenza umana, dall’esperienza del lavoro a quella della condivisione e del perdono. Il pane richiama la terra e la bellezza dei campi, l’acqua e il calore del fuoco. Nel pane si stratificano antichi saperi e tradizioni nelle quali si incontrano le generazioni.

Tre artisti italiani con esperienze internazionali – Matteo Lucca, Daniela Novello ed Ettore Frani – sono stati invitati a riflettere su questo tema universale per dare vita ad un percorso che possa raccontare il pane in tutte le sue valenze. Le loro opere dialogheranno con i visitatori per sviluppare un percorso umano e spirituale che intende far riflettere sul pane sia come esperienza di incontro di uomini con altri uomini sia come possibilità di dialogo tra l’umano e il divino. Dopo le tappe a Faenza e Milano, la mostra arriva a Bergamo nei suggestivi spazi dell’Oratorio di San Lupo.

Matteo Lucca, artista forlivese, ha fatto del pane la cifra stilistica del suo lavoro. Da anni il pane è la materia principale per le sue sculture, uomini di pane. All’interno di stampi di terracotta, calchi-autoritratti dell’artista stesso, prendono vita statue di pane, dove la maestria di Lucca entra in relazione con l’imprevisto offerto dal processo di lievitazione e di cottura che, di volta in volta, crea opere sempre nuove.

Daniela Novello, artista milanese, privilegia la pietra per scolpire pani di varie forme e fatture. Attraverso un’accurata scelta dei materiali realizza grandi pani e piccole pagnotte che ingannano l’occhio anche del più attento osservatore che è dunque invitato ad andare oltre la materia per riflettere sul tema della condivisione.

Ettore Frani, artista molisano, da anni affronta il soggetto del pane all’interno di una più ampia e stratificata ricerca poetica. Attraverso una raffinata tecnica ad olio su tavola laccata, e l’utilizzo del solo colore nero, la sua pittura diviene una finissima scultura di luce restituendo allo sguardo figure intrise di una profonda spiritualità.

La mostra è curata da Luigi Codemo, Giovanni Gardini e Giuliano Zanchi con il patrocinio di Ufficio Nazionale dei Benici Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia per il Culto, AMEI | Associazione Musei Ecclesiastici. Inaugurazione venerdì 3 maggio ore 18.