I preti della lettera anonima. Uno strano modo di pensare la Chiesa e di viverla

Un gruppo di preti scrive ai massimi rappresentanti della Chiesa, a Roma e a Bergamo, e prende posizione contro mons. Francesco Beschi, vescovo di Bergamo.

Preti che fanno la morale in maniera immorale

I preti meno giovani della diocesi di Bergamo non si meravigliano: cose già successe. Ma il fatto che queste “cose” siano già successe non giustifica che succedano ancora. E quindi vale la pena di fare qualche rapida considerazione.
Si tratta di preti, dunque. E preti che vogliono moralizzare la Chiesa. Ma la moralizzano nascondendosi. Gettano il sasso e nascondono la mano. Questo, però, significa non avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità. E non assumersi le proprie responsabilità è immorale. Dunque dei preti moralizzano la chiesa in maniera immorale. Magnifico.

Una Chiesa di vertice

La lettera propone una soluzione geniale. Per salvare la Chiesa bisogna cambiarne i vertici. La proposta tradisce una ovvia idea di Chiesa: la Chiesa è quella dei vertici e delle autorità che la governano… Con tanti saluti alla Chiesa popolo di Dio di cui parla il Vaticano II. Mi piacerebbe sapere che cosa pensano questi reverendi di consigli pastorali, di responsabilità dei laici, di liturgia, di carità, di accoglienza di immigrati e non solo, di uso dei beni, di cultura, di credenti e politica… eccetera eccetera. Ma queste sono tutte cosucce di secondo piano. L’importante è cambiare vescovi e papi. Magnifico.

È anche una questione di buona educazione

A proposito di vescovi e papi che cosa pensano questi reverendi di obbedienza, di rispetto o, più banalmente, di buona educazione? Sì, di buona educazione, perché in fondo il metodo scelto è rozzo e villano. E sorprende che siano dei preti a usarlo. Dei preti che oltre che predicare bene dovrebbero anche preoccuparsi di non razzolare male.
Intanto il metodo scelto fa diventare difficile parlare dei problemi sollevati perché parlarne significa accodarsi a chi tratta di quei problemi in maniera immorale. E questo è esattamente il contrario di quello che gli invisibili apostoli della verità si ripromettevano di fare.
Ma stiano tranquilli. Non avendo rivelato i loro nomi, potranno diventare vescovi e magari anche cardinali. Ma meschini resteranno, anche da vescovi e cardinali anzi: ancora più meschini e proprio perché vestiti e di rosso e di porpora.