Bergamo: l’incanto dell’organo Serassi di Sant’Anna per il concerto «Primo Libro di Canzoni per sognare»

Standing ovation e applausi. Il folto pubblico che gremiva, venerdì 21 luglio, la chiesa parrocchiale di Sant’Anna a Bergamo, ha senza dubbio gradito il concerto «Primo Libro di Canzoni per sognare», realizzato in occasione delle feste patronali del quartiere.

«Questa proposta è stata ideata dalla mente fervida di Alessandro Bottelli che ringrazio per aver suggerito questo momento artistico e curioso che si concretizza con il contributo di Avis zona 1», afferma entusiasta don Angelo Domenghini, Parroco di Sant’Anna in Borgo Palazzo.

Don Angelo Domenghini, Parroco di Sant’Anna in Borgo Palazzo.

Non solo, «i ringraziamenti vanno anche alla stampa, a BergamoNews e al settimanale online diocesano Santalessandro.org che sono media partner di questo concerto, senza dimenticare L’Eco di Bergamo, Corriere della Sera e altri quotidiani che ne hanno danno notizia; ringrazio anche Guglielmo, Federico, Raffaella ed Eliorobica come sponsor tecnico», precisa il direttore artistico Alessandro Bottelli.

A due anni di distanza dalla sua nascita, nella rassegna «Box Organi. Suoni e parole d’autore» di Lallio ideata e diretta da Bottelli, «Primo Libro di Canzoni per sognare» si conferma come un concerto unico e innovativo. Protagonista è, come sempre, l’organo a canne, che grazie a un musicista di collaudata professionalità vuole condurre il pubblico in un viaggio musicale tra le canzoni del Novecento: dalle melodie napoletane ai brani di genere più “sanremese”, rock, pop fino alle colonne sonore di celebri film e musical.

A suonare l’organo Serassi, catalogato con il numero d’opera 640, della chiesa di Sant’Anna, è stato per l’occasione Roberto Olzer, organista e jazzista di sperimentata esperienza che ha scelto di raggruppare oltre 20 brani di canzoni del Novecento in una serie di nove suite tematiche.

Roberto Olzer, organista e jazzista di sperimentata esperienza che ha suonato l’organo Serassi della chiesa di Sant’Anna.

La prima suite è stata Old America Suite con un trio di brani di natura jazzistica standard: Honeysuckle rose di Fats Waller, My foolish heart di Victor Young e Take The ‘A’ Train di Duke Ellington. Con la seconda e la terza suite, rispettivamente Neapolitan e Pop, l’organista Roberto Olzer ha fatto “cantare” l’organo, elaborando i temi di note melodie partenopee e di successi del festival di Sanremo: Torna a Surriento di Ernesto De Curtis, Tu sì ‘na cosa grande di Domenico Modugno, Dove sta Zazà di Cutolo e Cioffi, Almeno tu nell’universo di Mia Martini, Vacanze romane di Antonella Ruggiero, Il carrozzone di Renato Zero e Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco. Nella quarta suite, si è dato spazio ai temi tratti dalle colonne sonore dei musical La la land, The Phantom of the Opera e West Side Story. Con la quinta suite, Roberto Olzer ha portato il pubblico in Sud America, improvvisando, in chiave jazz, sui brani Luiza di A. Carlos Jobim, Alfonsina y el mar di Ariel Ramirez e Vuelvo al Sur di Astor Piazzolla.

Il pubblico numeroso alla chiesa di Sant’Anna

La serata è proseguita con una suite rock, in cui si sono ascoltati dalle sonorità cangianti del pregevole strumento serassiano alcuni temi tratti dai brani dei Pink Floyd, quali Atom Heart Mother, Shine On You Crazy Diamond e Another Brick in the Wall. La settima suite ha dato spazio alle melodie italiane degli anni ’50 con In un vecchio palco della Scala (Gorni Kramer), Ma l’amore no (Giovanni D’Anzi) e In cerca di te (Testoni e Sciorilli). Nell’ottava suite sono state eseguiti i temi tratti dalle colonne sonore dei film Star Trek, Giulietta e Romeo, E.T. l’extra-terrestre e Metti una sera a cena.

Infine, Roberto Olzer è tornato nuovamente al rock arrangiando i temi di Who Wants to live forever (Queen), The Winner Takes it all (ABBA) e Jump (Van Halen); a grande richiesta, ha poi aggiunto un bis: un’ultima intensa improvvisazione basata su Life on Mars di David Bowie. 

Le offerte raccolte alla fine del concerto sono state interamente devolute a sostegno delle attività della Conferenza San Vincenzo della Parrocchia.