Nuovi modi di abitare: un progetto di “housing sociale” in via Angelo Mai

Nel cuore della città 23 appartamenti per anziani, studenti, famiglie con fragilità

La parola magica è “housing sociale”, cioè una declinazione della casa che unisce all’alloggio il valore aggiunto di una condivisione, che spesso si accompagna al “sostegno” di una fragilità. Al di sotto c’è un’idea in controtendenza rispetto a quella che negli ultimi cinquant’anni ha portato le famiglie a isolarsi in spazi sempre più indipendenti e privati, dagli appartamenti alle villette. Complice la pandemia, che ci ha fatto sperimentare in modo nuovo la necessità di “connettersi” non solo nelle piazze virtuali ma negli spazi personali, in cui ognuno, prima o poi, capisce di avere bisogno dell’altro. Non solo un bisogno “pratico”, “economico”, ma anche emotivo, affettivo. Nell’estate post-covid più che mai si sente il bisogno di ripartire dai legami anche nella scelta degli spazi abitativi. Va in questa direzione anche il progetto in programma in via Angelo Mai, dove da settembre, al numero 30 partirà una nuova esperienza di “vita comunitaria”. Nei 23 appartamenti in classe A a canone agevolato, infatti, troveranno posto studenti, persone con fragilità, famiglie in difficoltà. Sette alloggi sono stati dati in comodato d’uso dalla Fondazione Morzenti alla Cooperativa bergamasca La Bonne Semence, che si occupa della cura e del reinserimento sociale di persone con disabilità psichica in due comunità in Val Serina e in diversi appartamenti nella Bergamasca per progetti di housing sociale e residenzialità leggera (semi-indipendente), come appunto nel caso di via Mai. I sei piani dell’edificio ospitano poi altre sedici unità abitative (5 bilocali e undici trilocali), due delle quali destinate a studenti, che saranno gestite da Casa Amica, fondazione di Bergamo impegnata da oltre vent’ anni nell’housing sociale, e ospiteranno famiglie con fragilità. Il progetto sociale, che ha visto la collaborazione del Comune di Bergamo, prevede inoltre un locale in cui saranno fra l’altro venduti prodotti del raviolificio Con Cuore, gestito dalla Cooperativa La Bonne Semance con la cooperativa Contatto, frutto dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Ci saranno anche un poliambulatorio medico, gestito dalla vicina farmacia Sant’ Anna, una sala polifunzionale per iniziative di realtà del territorio e una lavanderia. Il progetto è nato in memoria di Antonio Morzenti, che gestiva il vecchio distributore di carburanti, imprenditore del settore petrolifero scomparso nel 2011, persona generosa, protagonista di molte importanti donazioni, fra le quali spicca quella a favore della Residenza sanitaria assistita Santa Maria Ausiliatrice. Ad adoperarsi per la sua realizzazione sono state le figlie Clelia e Monica, attraverso la Fondazione Morzenti. L’edificio è stato realizzato proprio dove sorgeva il vecchio distributore e grazie al progetto attento degli architetti Sergio Camerlenghi e Gabriele Pimpini è nato con le tecnologie più avanzate di costruzione, dai pannelli fotovoltaici al teleriscaldamento. Per informazioni e domande si può consultare il sito della Fondazione Casa Amica: http://www.fondazionecasaamica.org/progetti/housingsocialein-via-angelomaj/ e, una volta compilato e sottoscritto, va inviato all’indirizzo email info@fondazionecasaamica.org.