Mons. Pierbattista Pizzaballa è il nuovo patriarca latino di Gerusalemme, il decimo dall’ottobre del 1847, quando Pio IX con il breve “Nulla celebrior” ripristinava il Patriarcato di Gerusalemme dei Latini, vacante dal tempo delle Crociate. Il Patriarcato di Gerusalemme dei latini estende la sua giurisdizione sui fedeli cattolici di rito latino di Israele, Palestina, Giordania e Cipro. Monsingnor Pizzaballa è stato nominato oggi da Papa Francesco che lo aveva voluto, nel 2016, come amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, dopo le dimissioni per raggiunti limiti di età del patriarca Fouad Twal. 55 anni, di Cologno al Serio (Bg), mons. Pizzaballa appartiene all’Ordine dei Frati minori. In Terra Santa dall’Ottobre del 1990, dove completa gli studi di specializzazione allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme nel 1993, mons. Pizzaballa, dal 2 Luglio 1999, entra formalmente a servizio della Custodia di Terra Santa ricoprendone il ruolo di Custode e Guardiano del Monte Sion, per la prima volta nel Maggio del 2004, per un periodo di sei anni. Nel Maggio 2010 è stato riconfermato dal Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori per un altro mandato di tre anni e, nel Giugno 2013, per i successivi tre anni. Il 24 giugno 2016 Papa Francesco lo nomina Amministratore apostolico del Patriarcato Latino, elevandolo alla dignità di arcivescovo. Il 10 settembre dello stesso anno, a Bergamo, l’ordinazione episcopale. Diversi gli uffici ricoperti da mons. Pizzaballa in questi anni in Terra Santa: nel 1995, ha curato la pubblicazione del Messale Romano in lingua ebraica ed ha tradotto vari testi liturgici in ebraico per le Comunità cattoliche in Israele. Ha insegnato ebraico allo Studium Biblicum Franciscanum. Ha ricoperto il ruolo di Vicario Generale del Patriarca Latino di Gerusalemme per la cura pastorale dei cattolici di espressione ebraica in Israele. Mons. Pizzaballa è membro della Congregazione per le Chiese Orientali. Il Patriarca latino è membro di diritto del Consiglio dei Patriarchi cattolici d’Oriente e della Conferenza dei Vescovi latini nelle regioni arabe. È l’unico tra i vescovi cattolici di rito latino ad avere il diritto di portare il titolo di “Sua Beatitudine”, è anche Gran Priore dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Il messaggio del vescovo di Bergamo: una grande gioia, vicini con la preghiera
«L’annuncio della nomina di Sua Eccellenza monsignor Pierbattista Pizzaballa a Patriarca di Gerusalemme dei Latini – ha scritto il vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi nel messaggio di commento alla nomina – mi riempie di gioia, condivisa con i suoi cari, particolarmente la sua mamma, con la Comunità di Cologno al Serio, suo paese natale, con la Comunità francescana e con tutta la nostra Diocesi. Dopo aver guidato per diversi anni la Custodia di Terrasanta, presenza secolare dei francescani nei luoghi santi della vita di Gesù, da più di quattro anni il Santo Padre lo ha chiamato alla guida del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini, come Amministratore apostolico. Si è trattato di un segno di grande considerazione e stima da parte di Papa Francesco, contrassegnato dalla sua ordinazione episcopale, tenutasi proprio nella nostra Cattedrale nel settembre del 2016, in una celebrazione indimenticabile. Per sua natura questo incarico, di grande delicatezza, si configura come provvisorio in vista della nomina di colui che assume pienamente la guida di una diocesi. Siamo tutti consapevoli che la guida della diocesi di Gerusalemme, che assurge sin dai primi secoli del cristianesimo al titolo di Patriarcato, è un compito non solo di grande dignità, ma anche di grande responsabilità per la regione geografica che coincide con la terra di Gesù, per la storia della Chiesa e del cristianesimo, per l’attuale situazione che vede la presenza in Terrasanta di tutte le Chiese cristiane e delle grandi religioni Ebraica e Islamica, per la vita delle comunità cristiane di rito latino, formate soprattutto da arabi e palestinesi, per la delicata situazione geopolitica che caratterizza l’intero Medio Oriente. Proprio questi e altri motivi, ci fanno particolarmente apprezzare la decisione del Papa di designare monsignor Pierbattista come Patriarca di Gerusalemme. Molti bergamaschi lo hanno potuto conoscere al di là dei confini della sua Comunità natale e altrettanti lo hanno potuto incontrare nei pellegrinaggi in Terrasanta, che han visto la nostra Diocesi tra le prime al mondo per numero di pellegrini. Desidero manifestare a lui i nostri sentimenti di profondo compiacimento e di vicinanza fraterna, accompagnandolo con la nostra corale preghiera in questo servizio che diventa ancor più impegnativo. L’affetto e la considerazione della sua Diocesi natale, confido li avverta, da oggi, ancora più intensi».