Mani in pasta: anche cuocere il pane è un modo per stare insieme con stile scout

In questo periodo di didattica a distanza ricorrente che costringe i ragazzi a rattrappirsi davanti ad un monitor , trovare modi nuovi di fare azione educativa non formale, diventa difficile, ma non impossibile. Unico elemento indispensabile è avere l’entusiasmo di coinvolgere e di farsi coinvolgere!

La pedagogia scout, in qualche modo è in sintonia con il pensiero didattico Montessoriano, che in questo periodo di DAD aiuterebbe a proporre una scuola diversa che comunque formi un’identità e una cultura nel fanciullo moderno.  Come Gruppo scout, vi proponiamo la lettura di una semplice iniziativa vissuta dai lupetti del nostro gruppo , in cui i loro capi hanno risolto le distanze riuscendo, comunque e con gioia  a sporcarsi le mani e a vivere in condivisione le sfide e i traguardi che temprano il carattere. 

Il tutto in attesa di poter tornare a  correre e giocare all’aria aperta, tutte cose che i nostri ragazzi stanno pian piano perdendo nello spirito, disillusi quasi, anche solo di potervi aspirare.

Riprendere da dove ci eravamo lasciati, sarà facile e difficile allo stesso tempo. Ma questo è il bello del futuro e poi come ha scritto Vittorio G. Rossi: tutti i sognatori di cose impossibili, non si sono mai annoiati.

Gruppo Scout Treviglio 1

“Buona caccia!” E’ così che ci salutiamo sempre noi lupetti. E questa volta è “buona” davvero!
Il branco di Seeonee infatti si è cimentato in una gustosissima “caccia culinaria”.
La prelibatezza cucinata è un cibo semplice ma essenziale, sempre presente sulle nostre tavole, e molte volte ne sottovalutiamo l’importanza: il pane. Jean Cardonnel, fu un sacerdote dominicano e teologo francese, e un giorno disse “Il pane è anche simbolo di solidarietà, infatti quando gli uomini condividono il pane condividono anche la loro amicizia.”

Con i nostri lupetti e le nostre lupette ci sarebbe piaciuto tanto condividere il pane cucinato da loro, ma vista la situazione non è stato possibile. Sicuramente però le loro famiglie hanno potuto avere e condividere la gioia di un pane fatto in casa dai loro lupi. E così, noi vecchi lupi, insieme alla nostra sestiglia, ci siamo ritrovati online, ognuno nella propria cucina, pronti a trasformarci in lupi-panettieri.
L’essenziale per questa caccia è stato: tavolo, grembiule, ciotola, ma soprattutto… zampe pronte da sporcare e mettere in pasta! Gli ingredienti: farina, sale, acqua, zucchero e lievito. E infine l’ingrediente fondamentale per far venire il nostro pane davvero buono: tanta voglia di divertirci insieme!

L’impasto dopo la lievitazione


Il pane, nonostante tutto, chi più e chi meno esperto, seguendo (e un po’ inventando) la ricetta, tra risate e un po’ di panico per la pasta che si appiccicava ovunque, è stato cotto con le forme e decorazioni più varie: chi ha fatto una pagnotta, chi le trecce oppure dei panini.
E lo abbiamo assaggiato! Bruschette coi pomodori? Spalmato di cioccolato? A voi la scelta ?

Una cosa è certa: pochi e semplici ingredienti ci hanno regalato un’esperienza nuova, del buon pane casereccio, ma soprattutto tanta allegria!

Ecco i panini appena sfornati!