Parre: «Prima comunione, l’appuntamento è saltato più volte. Ma l’attesa ha raddoppiato la festa»

Un momento atteso da quasi un anno, slittato più volte a causa della pandemia e quindi vissuto poi con intensa emozione. Per molti bambini lo scorso anno ricevere i Sacramenti non è stato infatti possibile. Come per Alessia, 10 anni : la sua prima Comunione avrebbe dovuto svolgersi il 3 maggio 2020, ma data l’emergenza sanitaria che si stava vivendo in quel momento, tutto è stato messo in stand by. « E’ stato un momento triste : non vedeva l’ora di farla e di festeggiare – racconta Sara Torri, mamma della bambina, di Parre -. Ma la sera precedente al giorno in cui si sarebbe dovuta svolgere, i catechisti e don Armando Carminati  hanno fatto una sorpresa ai bambini : hanno lasciato a tutti loro un regalo appeso al cancello : una lanterna con una lettera. La sera successiva dovevano accenderla tutti assieme e lasciarla andare nel cielo. Questa cosa è stata molto bella, ci ha scaldato un po’ il cuore in un momento bruttissimo, un gesto che ci ha rallegrato la giornata e soprattutto che ha reso felicissimi anche i bambini ».

La Comunione viene poi spostata al 29 novembre, per slittare un’altra volta a causa delle restrizioni dovute al Covid : «Anche in quell’occasione, non è stato facile per i bambini vedere nuovamente rimandato questo momento. Don Armando ci ha poi comunicato che ci avrebbe fatto sapere qualcosa appena sarebbe stato possibile. A fine gennaio le catechiste ci hanno informate che a breve avrebbero comunicato la data,  ma che sarebbe stata sicuramente una domenica di febbraio. Dopo alcuni giorni, finalmente, la conferma : il 21 febbraio ». E così il 21 febbraio Alessia celebra la prima Comunione, assieme ad altri 27 bambini, in Oratorio : « Era super agitata, probabilmente perchè questa Comunione è stata tanto desiderata e attesa. Abbiamo poi  festeggiato al ristorante, con le dovute restrizioni e precauzioni : è andato tutto bene.  E’ stata una giornata decisamente carica di emozioni. La predica di don Armando è stata molto bella, così come la lettera che le catechiste hanno letto durante la messa. Anche se la data ci è stata riferita un po’ all’ultimo, era fortunatamente tutto pronto, non avevamo grosse cose da fare. Ci siamo trovati a fare le ultime cose in una giornata e basta ».

« Avete desiderato questo giorno per molto tempo, e a distanza di quasi un anno, oggi è il giorno della vostra prima Comunione – si legge nella lettera delle catechiste -. Sono stati mesi difficili per tutti, grandi e piccoli. Avete condiviso molti momenti con la vostra famiglia, con le persone che più vi vogliono bene e grazie anche a questi momenti avete scoperto ancora di più quanto sia importante pregare ed avere dei momenti in cui parlare con Lui ». Per quanto riguarda la preparazione alla Comunione, si è fatta in presenza : i bambini si trovavano in una stanza dell’oratorio, abbastanza grande, con mascherina e tutte precauzioni e sono riusciti a concludere il percorso. « Per l’allestimento e il lavoretto che va appeso due settimane prima dello svolgimento della Comunione, si era già pensato a tutto prima della pandemia e il lavoretto era già stato realizzato. Questo ultimo è una tradizione di Parre, che cambia di anno in anno : nel nostro caso abbiamo realizzato una cornice in legno con delle spighe, una rosa e l’uva e con scritto il nome del bambino o bambina. La cornice va poi appesa al cancello della casa : simboleggia che lì c’è qualcuno che deve ricevere il Sacramento della Comunione ». E conclude : « Per noi familiari è stato bellissimo, un’emozione vederli così felici, dopo due volte che era stata  rimandata. Per un bambino non è cosi semplice capire del tutto le motivazioni che stavano dietro questi continui spostamenti ».