Romano, Macs riapre con le incisioni di Luisella Dell’Acqua

La celebrazione dell’uomo, della vita e dei luoghi viene espressa da Luisella Dell’Acqua attraverso la tecnica dell’incisione.

Dopo le mostre virtuali, sabato scorso è stata inaugurata, a Romano di Lombardia, in presenza la mostra «Il Segno. Opere di Luisella Dell’Acqua» curata dalla storica dell’arte Claudia Corti, dal Presidente di Fondazione Credito Bergamasco Angelo Piazzoli e dal Direttore del M.A.C.S. di Romano di Lombardia don Tarcisio Tironi.

«Diamo inizio finalmente a questa ripresa di una proposta che anche il museo ha offerto per la sua città», afferma don Tironi, direttore del Macs.
Centrali, nell’esposizione «Il SEgno», sono le sessantadue incisioni realizzate da Luisella Dell’Acqua, dal 2013 al 2020, conciliando con il suo lavoro. «Mi sono accostata all’incisione proprio con Claudia Corti, domandandomi perché i grandi artisti erano passati da lì; così, ho deciso di provare, in una piccola stamperia di Venezia ed è stato amore a prima vista» racconta l’artista Dell’Acqua.
Successivamente, questo progetto artistico si è sviluppato «durante il periodo del lockdown – continua Dell’Acqua – in cui, sicuramente mi si sono illuminate le giornate», ricevendo grande sostegno e consigli preziosi da parte della sua famiglia, dai membri della Fondazione Credito Bergamasco e da don Tarcisio. Ma fondamentale, è stato proprio il coinvolgimento della storica dell’arte Claudia Corti che si è trovata di fronte alla disciplina dell’incisione che lei stessa definisce come: «una materia veramente particolare che è sempre passata purtroppo sotto silenzio, ma tutti i più grandi artisti, a partire da Botticelli per arrivare fino ad artisti più vicini a noi, lo stesso Picasso, hanno fatto ricorso all’incisione, almeno una volta, nella loro carriera». Storicamente, l’incisione nasce intorno alla metà del 1500 ed è una tecnica artistica che consiste nell’apporre su un supporto in legno, di rame o zinco dei blocchi mobili ricoperti di inchiostro e poi premuti con forza su stoffa o carta. Nonostante le sue evoluzioni, dichiara la storica dell’arte Corti,  «per l’artista, l’incisione è maledettamente difficile, perché non ammette errori e richiede dei tempi di lavorazione lunghissimi, dal momento in cui un artista ha un’idea, da poter  tradurre, fino al momento in cui diventerà realtà». D’altra parte, prosegue la storica dell’arte Corti, «questa tecnica dell’incisione è difficilissima anche per noi che siamo invece abituati a immaginare l’opera d’arte solo come prodotto finito, che materialmente vediamo incorniciato e appeso a un muro; invece, nel caso dell’incisione, l’opera d’arte non risiede in quel foglio finito e stampato, ma nel momento in cui l’artista ha l’idea e comincia a incidere una lastra, inizia a graffiare quella superficie e a lasciare una parte di sé».

Un’altra caratteristica della mostra «Il SEgno» è, come dice il Presidente di Fondazione Creberg Angelo Piazzoli, «didattica per voi stessi, per me, perché attraverso il lavoro di Luisella ho capito l’importanza di questa tecnica con un percorso di grande significato di valore sull’uomo, sul senso dell’uomo, sul senso della vita, sul segno dei luoghi e perché – dietro a quest’esposizione – hanno lavorato quattro donne in modo egregio: un’artista, Luisella Dell’Acqua, profonda e di talento; una curatrice di altissimo livello, Claudia Corti, storica dell’arte tanto colta quanto abile nella divulgazione, capace di rendere i temi artistici suggestivi, appassionanti, a tutti comprensibili; una giovanissima fotografa, Elena Fontana, di doti innate per i suoi “tagli artistici”; una giovane organizzatrice, Sara Carboni, che mi assiste da qualche anno con grande competenza rendendo realizzabili le nostre programmazioni e aiutandoci nel quotidiano a dar vita alle nostre ideazioni».

Durante la serata, si è esibita la soprano Carmen Barattolo con Interludio Duo formato dal violinista Jacopo Ogliari e il violoncellista Aurelio Pietro Pizzuto che hanno interpretato repertori inediti e di musica classica con arrangiamenti originali ed energici.

La soprano Carmen Barattolo con Interludio Duo, formato dal violinista Jacopo Ogliari e il violoncellista Aurelio Pietro Pizzuto

Luisella Dell’Acqua nasce a Legnano nel 1963, ma vive e lavora a Castellanza e a Milano. Lavora principalmente per un primario gruppo bancario che si occupa di Internal Audit. Dal 2007 ha frequentato i corsi di disegno dal vero presso Naba – Nuova Accademia di Belle Arti con Emanuele Mocarelli e Marco Buongiorni. Quattro anni dopo, comincia a sperimentare le tecniche incisorie negli atelier della Bottega del Tintoretto a Venezia e della Fondazione Federica Galli a Milano insieme a Bruno Biffi e allo stampatore artistico varesino Roberto Giudici.
La tecnica dell’incisione per Luisella rappresenta un colpo di fulmine e, dal 2014, segue anche i corsi della Fondazione Il Bisonte – Centro Internazionale per lo Studio dell’Arte Grafica a Firenze con Manuel Ortega e Luis Pardo, approfondisce la tecnica Hayter con Hector Saunier, partecipa anche a dei workshop con Rodolfo Ceccotti, Edo Janich, Livio Ceschin e Ivan Quaron e a uno stage di Ruben Belloso Adorna.
Dal 2011 fino ad oggi, la passione per l’incisione e per il suo talento artistico viene esposto in mostre collettive e personali in diverse città italiane: Roma, Venezia, Milano, Castellanza, Firenze, Ghiffa, Bodio Lomnago.

Luisella Dell’Acqua all’opera nella realizzazione delle incisioni

La mostra «Il SEgno» si potrà visitare fino al 13 giugno nella suggestiva Sala Tadini del Macs di Romano di Lombardia, a ingresso libero e gratuito, il mercoledì e il giovedì dalle 9.30 alle 12, mentre il venerdì, il sabato, la domenica e i festivi dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 19; per i fine settimana, la prenotazione è obbligatoria.