Al Macs, in mostra «Ars donandi»: la donazione diventa arte per tutti

Quarantacinque opere tra dipinti, affreschi, incisioni, icone per arricchire in bellezza e in generosità il Museo di Arte e Cultura Sacra di Romano di Lombardia. Un numero non indifferente ma che è servito per presentare la mostra «Ars donandi» che ha voluto mettere in luce questi reperti donati con lo scopo di essere messi a disposizione affinché diventino patrimonio comune e e soprattutto del museo.

È in questa circostanza che sabato scorso, nella Chiesa della Grotta, si è svolta la cerimonia di ringraziamento ai sedici benefattori che quest’anno hanno introdotto con la loro donazione delle opere inedite.

«Il museo vive grazie all’attenzione e alla benevolenza che molti possono avere nei confronti di quest’istituzione; voi che avete donato, permettete di far conoscere ed apprezzare delle opere d’arte che non si potevano vedere», ha dichiarato con gratitudine monsignor Paolo Rossi, Parroco e Presidente del Museo di Arte e Cultura Sacra di Romano di Lombardia.

«L’arte del donare si caratterizza con le opere che di anno in anno arrivano e ci fa capire come nella storia del nostro museo ci siano stati volontari e benefattori e ora, grazie a voi, il museo diventa ancora più ricco perché le vostre opere entrino a disposizione di tutti», ha aggiunto don Tarcisio Tironi, Direttore del Macs.

L’artista Luisella Dell’Acqua che ha donato la sua incisione Inter arma silent musae riceve il presente da parte di don Tarcisio Tironi e monsignor Paolo Rossi rispettivamente Direttore e Presidente del M.A.C.S. di Romano di Lombardia

Ad ognuno dei benefattori, durante la cerimonia di ringraziamento, è stata consegnata una litografia in fine art che è stata realizzata da Carlo Previtali per l’occasione. «Oltre che collaboratore, sono anche un donatore e questo disegno ha tiratura di venti copie; è una litografia in fine art e consiste nel preparare un disegno attraverso il computer e poi si stampa su carte raffinate», ha spiegato Carlo Previtali.

Per la mostra «Ars donandi», sono raccolti dipinti, affreschi, sculture, icone, disegni, incisioni, ex-voto, che coprono un arco cronologico che va dal XVIII al XXI secolo.

I sei disegni che sono parte della raccolta «Ars donandi»

Tra queste si citano: Adoration des Mages, incisione originale francese su lastra di acciaio del 1800 e la tela Rebecca incontra Isacco al pozzo di Lacai-Roi donati da Chiara Corbetta e Franco Signorelli in ricordo del 50° anniversario di matrimonio; la tela con tecnica mista Presenza: S. Michele Arcangelo di Mario Paschetta del 2014 e donata dall’autore; l’incisione Inter arma silent musæ in acquatinta al toner stampata su carta Hanhemuhle di Luisella Dell’Acqua e donata dall’autrice; quattro icone di ex-voto, quattro statue di Maria Bambina e sette cuori di ex-voto donate da don Tarcisio Tironi; il piatto decorativo con effige di Pio XI del Congresso Eucaristico tenutosi a Buenos Aires nel 1934 donato da Anna Pandolfi.

Piatto decorativo in ceramica del Congresso Eucaristico tenutosi il 1934 donato da Anna Pandolfi e parte della collezione «Ars donandi»

«Entrando nel museo, ogni visitatore avrà un foglio con indicati il titolo delle opere, una piccola descrizione e chi l’ha donata», ha indicato don Tironi. A seguire, comincia il percorso espositivo dal piano terra con l’affresco Il Crocifisso donato dalla suora Paola Aiello e poi si sale la scala verso il primo piano dove sono presenti tutte le altre opere.

La mostra «Ars donandi» rimarrà aperta fino a domenica 28 gennaio con ingresso gratuito il mercoledì e il giovedì dalle 9:30 alle 12, mentre il venerdì, il sabato e la domenica dalle 9:30 alle 12 e dalle 15 alle 19. Per informazioni, telefonare al 0363.902507.