Per l’estate 2021 ArtexiCre cambia pelle e diventa on the road. I laboratori d’arte del Museo Bernareggi vanno infatti negli oratori della Diocesi e abitano i loro cortili per venire incontro ai bisogni dei vari Cre che hanno dovuto organizzarsi con le misure di contenimento del contagio.
Spiega Giovanni Berera, coordinatore dei Dipartimenti educativi del Museo Bernareggi: “Quest’anno, fino al 30 luglio, saranno i nostri educatori a portare l’arte direttamente in oratorio.
Potremo così raggiungere ogni latitudine della nostra Diocesi: dalle valli al lago, dalla pianura alla città. Del resto il sottotitolo del Cre di quest’anno è “giocheranno sulle sue piazze”, perciò anche ArtexiCre ha deciso di rimodulare così la sua offerta per consentire di svolgere tutte le attività in sicurezza scendendo nei cortili di tanti oratori.
I laboratori partono da tre giochi: trottola, pallone e carte
La squadra dei giovani educatori del Museo Bernareggi, per questa edizione di ArtexiCre, ha pensato di esplorare il legame profondo fra divertimento e arte partendo da tre semplici giochi: una trottola, un pallone e un mazzo di carte.
Sono oggetti abituali con i quali solitamente i bambini si divertono con i propri amici, ma possono diventare anche un’occasione per parlare di sé ed esercitare la propria creatività.
Divisi in piccoli gruppi, in ambienti sanificati e prevalentemente all’aria aperta, i partecipanti possono così vivere l’esperienza del Cre in completa sicurezza, come racconta Don Davide Visinoni, curato dell’Oratorio Sacro Cuore di Stezzano: “Per i motivi che ben conosciamo, l’Oratorio è rimasto chiuso per molto tempo e finalmente da qualche settimana è tornato ad aprire i suoi cancelli e ad accogliere bambini e dolescenti, sempre nel rispetto di tutte le precauzioni anti-covid. L’esperienza del Cre, quest’anno più che mai, desidera vivere questo luogo di nuovo come casa; una casa aperta, accogliente, inclusiva, dove ciascun bambino possa trovare un pezzo della sua storia e costruirne un altro con amici che incontra durante quest’avventura”.
