Verso l’alt(r)o, la meditazione della settimana. Trovare l’essenziale, esercizio di libertà

Trovare l’essenziale, un esercizio di libertà: è su un tema affascinante la meditazione della settimana a cura dei collaboratori dell’ufficio diocesano Tempi dello Spirito.

Tante cose: sangue, sofferenze, innumerevoli vicende nelle quali io mi sono trovato, per Provvidenza, coinvolto, come una formica in una tempesta, si perderanno nel ricordo, saranno per gran parte state e sofferte invano se io, con l’aiuto di Dio, non saprò trarne l’essenziale, l’universale, che le fissi per sempre.” 

Eugenio Corti




Trovare l’essenziale nei fatti che ci accadono, nella vita che viviamo, richiede un forte esercizio di libertà. Trovare l’essenziale implica trovare la libertà di guardare la realtà non rifugiandosi nella sicurezza del già vissuto che offusca e rischia di smorzare gli slanci di vita. Trovare l’essenziale significa fidarsi così tanto della bellezza che la vita custodisce in sé, anche quando abbiamo occhi così bui che non possono vederla, da trovare la novità in ciò che viviamo.

Credo ci troviamo in un tempo che richiede questa ricerca, una ricerca vera, una ricerca in cui liberarsi dagli “ho sempre fatto così” per poterci aprire realmente alla novità. 

La ricerca dell’essenziale come punto di svolta nella crisi

Guardo a questo tempo e ai tanti e diversi luoghi, istituzioni e persone che si trovano in un periodo di crisi, di ricostruzione, di ripartenza e sento che proprio la ricerca di quell’essenziale è lo scarto perché questi momenti possano essere occasione di novità, di rinascita e non siano solo parentesi da dimenticare e da far cadere nell’oblio.

Penso al mondo della scuola, così diversa rispetto ai ritmi e ai metodi che fino a poco tempo fa sembravano rodati e sicuri. Eppure forse questo tempo, che ci ha obbligato ad andare alla ricerca dei ragazzi, ad ascoltarli realmente nelle loro fragilità e preoccupazioni, nelle loro domande grandi e in un modo totalmente nuovo, ha illuminato un modo di “fare scuola” in cui trovare l’essenziale perché da questo tempo davvero si possa imparare.

Ricostruire le relazioni con bambini e adolescenti, a partire dalla scuola

Penso ai percorsi per gli adolescenti in oratorio, diversificati con l’unico obiettivo di costruire o ricostruire quelle relazioni di cura che un tempo come questo rischiava di minare. 

Penso alle proposte estive, in cui la pressione e l’ansia dell’organizzare tutto e bene ha lasciato il posto alla gioia di essere lì proprio perché ciascuno ha un suo valore al di là di come e cosa si organizza.

Modi di fare nuovi e diversi, che hanno richiesto e richiedono uno sguardo nuovo, un cuore capace di slancio, persone che si fidino che hanno il sapore di Vangelo.

Una ricerca da compiere insieme ad altri

Una ricerca che non può essere fatta da soli, ma solo con altri con cui confrontarsi e con un Altro che può innanzitutto trasformare il nostro cuore per farci scorgere le novità dietro le nostre piccole e grandi morti.

La speranza che da questo tempo possiamo ritornare all’essenziale di ciò che viviamo, non tanto come uno slogan, ma piuttosto come una posizione del cuore mi sembra possa essere il regalo più grande che possiamo fare e ricevere ciascuno per le proprie vite.

È un esercizio di responsabilità, a cui ognuno è chiamato nelle sue piccole scelte, ma è anche un momento in cui sperimentare quel grande sguardo di fiducia posato su ciascuno di noi da quando siamo venuti alla luce.

Venuti alla luce una volta, possiamo continuamente venire alla luce.