Artexicre a carte scoperte: opere d’arte usando re, regine e fanti

Prosegue il nostro entusiasmante racconto dei laboratori di ArtexiCre edizione 2021. Da sempre le carte da gioco, e soprattutto i tarocchi, hanno saputo raccontare attraverso le immagini le diverse personalità dell’uomo e le stranezze della realtà quotidiana.

Napoletane, bergamasche, siciliane: le carte da gioco vantano una storia antichissima e hanno avuto nel tempo mille interpretazioni.

Anche artisti e scrittori le hanno usate per le loro opere. Italo Calvino, ad esempio, le ha utilizzate per scrivere un romanzo, in cui racconta storie sempre nuove grazie al loro  mescolarsi. Salvador Dalì, invece, ha inventato un mazzo di carte, assegnando ad ogni tarocco un’interpretazione individuale e fantasiosa.

Inventare nuove storie con un mazzo di carte

Proprio così faranno anche i bambini nel corso del laboratorio A carte scoperte. Realizzeranno infatti un personalissimo mazzo di carte che diventerà strumento per una narrazione di gruppo, continuamente soggetta a variazioni di trama a seconda delle carte che intervengono nel gioco.

Ci racconta tutto Federica Zinnarello, educatrice del Museo Bernareggi che abbiamo intervistato proprio andando a curiosare i bambini all’opera in Oratorio: “Nel corso di questo laboratorio i bambini realizzano delle carte da gioco seguendo l’antico metodo di stampa della cianotipia.

Questa tecnica consiste nella reazione di una sostanza ferrosa con la luce solare. In questo modo si ottengono delle stampe di un colore blu molto intenso”.

Imparare l’antica tecnica della cianotipia

Dopo aver letteralmente steso le carte ad asciugare, il gruppo le ha ritirate e decorate ispirandosi a dei veri e propri tarocchi. “Ciascuno di loro- prosegue Federica -ha ritagliato elementi specifici come cuori, picche, fiori ma anche coppe, denari, spade e stemmi e li ha incollati sulla propria carta. Ad ogni simbolo, i bambini hanno attribuito uno specifico potere, mettendo in campo tutta la propria fantasia e dando vita così ad un mazzo unico e personale con il quale potranno giocare tutti insieme”.