La fiducia prende il volo: su un tappeto e nelle opere dei ragazzi del Cre con Art Together Now

Che cos’è la fiducia? “Rispetto, ascolto, vicinanza”. Lo dicono le voci dei ragazzi del Cre di Campagnola che hanno partecipato al laboratorio guidato dall’artista Camilla Marinoni e l’educatrice del Museo Simona Pasinelli nell’ambito del progetto di animazione urbana “Art together now” promosso dai Dipartimenti educativi del Museo Bernareggi .

L’opera di Camilla Marinoni rappresenta l’interno dell’orecchio

I loro lavori e le loro parole compongono una suggestiva mostra al Tempietto di Santa Croce “Sintomi della fiducia” che si può visitare dal 25 agosto alle 19 (prenotazione obbligatoria scrivendo a info@fondazionebernareggi.it) fino al 29, con ingresso libero esibendo il Green Pass.

In sottofondo ci sono l’acqua della Morla, che attraversa Campagnola, e le stesse voci dei ragazzi, che aiutano a calarsi in un’atmosfera meditativa.

Alla base della festa patronale di quest’anno a Bergamo, promossa dal Comune con la Diocesi, c’è l’idea che per ricostruire il futuro, per una vera rinascita dell’intera comunità, dal punto di vista umano, sociale, culturale, economico, bisogna “allenare” la fiducia.

Una virtù che Sant’Alessandro incarna e insegna. Nei lavori di Camilla Marinoni e dei ragazzi si legge che il punto di partenza è il corpo: orecchie e cuore per ascoltare e partecipare della vita degli altri, mani per sorreggere, occhi per guardare, polmoni per respirare e “dare aria” alle relazioni.

“Ti fidi? #Flyingcarpet”. Un tappeto volante di 7 metri all’ex-Ateneo

Cambia lo scenario spostandosi pochi passi più in là, all’ex-Ateneo di Città Alta, per ammirare il grande “Tappeto volante” realizzato dai ragazzi dell’oratorio di Città Alta con la guida dell’artista Giulio Locatelli e dell’educatrice del Museo Bernareggi Chiara Del Monte. Un’installazione di grande impatto, un telone di sette metri realizzato con tre pistole meccaniche, con una mescolanza armoniosa di forme e colori che riflette l’intreccio delle relazioni all’interno della comunità.

La fiducia prende il volo: su un tappeto e nelle opere dei ragazzi del Cre con Art Together Now. Le installazioni per la festa del patrono
Un particolare del tessuto realizzato dai ragazzi con Giulio Locatelli

Prima di approdare all’ex-Ateneo il tappeto volante è sventolato sulla città, dalla Torre del Gombito, e dopo l’esposizione sventolerà ancora su Bergamo, come simbolo di buon auspicio per tutti, segno di una fiducia ritrovata nel futuro.

“The Flying Carpet  – spiega Locatelli – è un progetto comunitario basato sull’intreccio di relazioni, legami e amicizie che si tessono durante il periodo laboratoriale. I ragazzi stessi tesseranno parte del tappeto e inseriranno la loro traccia all’interno della trama e dell’ordito”.

L’arte diventa occasione per tessere nuove relazioni e ricomporre quelle sfilacciate dalla pandemia, ripartendo dalla fiducia reciproca necessaria in una squadra: anche nella tessitura bisogna poter fare affidamento sui compagni di lavoro, sul senso della “squadra”.

Per le visite: mercoledì-venerdì ore 15-19. Sabato e domenica ore 10-13, 15-19. Visite con l’artista: sabato 28 ore 17, domenica 29 ore 11 (con prenotazione obbligatoria: info@fondazionebernareggi.it). Info: www.fondazionebernareggi.it |info@fondazionebernareggi.it

“La fiducia chiede corpo: i manifesti per le strade della città”

La terza installazione realizzata nell’ambito del progetto di “Art Together Now” in collaborazione con gli oratori cittadini “La fiducia chiede corpo” si può ammirare spostandosi attraverso le vie della città.

È composta dai manifesti realizzati dai ragazzi di Longuelo per raccontare la fiducia. Resteranno per le strade nei luoghi deputati alle affissioni in questa “installazione urbana” fino al 6 settembre.

Anche nei lavori dei ragazzi di Longuelo si leggono riferimenti al corpo: “Dammi fiducia senza dirmi fiducia” dice uno degli slogan individuati dai ragazzi con la guida del designer Herbert Bussini e Laura Regazzoni.

Per fidarsi ci vogliono orecchie pronte ad ascoltare, bocche per pronunciare parole buone, occhi che non mentono e mani per accarezzare e sostenere.

I ragazzi che hanno partecipato al progetto: Chiara Seghezzi, Nicolò Magrini, Lorenzo Conte, Filippo MeliSimone Silvestri, Erica Quaglia, Edoardo Chessa, Riccardo Turba, Claudia Carminati, Camilla Carminati, Nikita Snihur.I manifesti sono visibili in: piazza Matteotti, viale Papa Giovanni XXIII, viale Vittorio Emanuele II, via Lochis, via Bellini, via Mattioli, via Longuelo, via Perosi, via Mai, via Campagnola, via Battisti, via Paglia, viale Giulio Cesare, via Bonomelli, via Frizzoni.