Sotto il burqa: un film d’animazione per raccontare l’Afghanistan ai ragazzi

Parvana ha solo 11 anni e vive con la sua famiglia a Kabul, in Afghanistan. Le sue giornate sono molto diverse da quella delle coetanee dei Paesi occidentali che frequentano la scuola e postano video su Tik Tok: i talebani, infatti, non permettono alle donne di studiare e neppure di uscire di casa se non accompagnate.

Il film animato “Sotto il burqa” diretto dalla regista irlandese Nora Towney e prodotto da Angelina Jolie è tratto dal romanzo omonimo di Deborah Ellis, ispirato alla storia vera di una ragazzina incontrata dall’autrice in un campo profughi in Pakistan.

Parvana, una “farfalla” per le strade di Kabul

Racconta in modo delicato, poetico e coinvolgente una storia di coraggio e di resistenza. Il nome di Parvana significa farfalla. Con la stessa leggerezza lei – disegnata con i lineamenti della “Ragazza afgana” della foto di Steve McCurry si muove per le strade di Kabul. È sempre accanto al padre, maestro di scuola, che ha perso una gamba combattendo.

Quando lui viene arrestato dai talebani si ritrova da sola con la mamma, la sorella e il fratellino. Non hanno più la possibilità di procurarsi da mangiare, perché le donne in Afghanistan sotto il regime talebano non possono andare al mercato e neppure nei negozi.

Così Parvana è costretta a travestirsi da uomo e svolge piccoli lavori per consentire alla famiglia di sopravvivere. Le danno coraggio e fiducia nel futuro le storie che il padre le ha narrato, insegnandole a leggere e scrivere. Le racconta ogni sera al fratellino.

Il coraggio di ribellarsi alle ingiustizie

Una volta fuori scopre che altre ragazze come lei sono state costrette alla stessa scelta. Continua con grande determinazione a ribellarsi alle ingiustizie di un regime soffocante, privo di umanità, e cerca il padre con ostinazione.

Il film è il frutto di quattro anni di lavoro e riesce a immergere gli spettatori in un mondo lontano e sconosciuto, grazie a un linguaggio diretto e a un’estetica minimale.

Parla anche a un pubblico di adolescenti, mostrando in modo vivo e credibile una realtà che notiziari televisivi e giornali a volte raccontano in modo frettoloso e difficile da decifrare. Si trova sulle più diffuse piattaforme di streaming come Netflix.