Verso l’alt(r)o, la meditazione della settimana. Sii gentile con te stesso

Rimani gentile… Non lasciare che il mondo ti renda insensibile. Non lasciare che la sofferenza ti lasci odiare. Non lasciare che l’amarezza rubi la tua dolcezza.

Kurt Vonnegut

Sii gentile con te stesso.

Una volta Platone disse: “Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile, sempre”. Aveva pienamente ragione: tutti noi abbiamo i nostri problemi, le nostre condizioni, i nostri pensieri.

Possiamo essere felici, sereni, sorridenti, in pace. Ma possiamo essere anche tristi, arrabbiati, senza energie. Possiamo essere in un momento in cui affrontiamo tutto a testa alta, oppure in un momento che ci butta a terra e non riusciamo a fare altro che vedere tutto grigio, negativo.

Ecco, di fronte a tutto questo, è vero che non sappiamo nulla degli altri: non sappiamo nulla della signora anziana che va a Messa tutte le mattine, non sappiamo nulla del panettiere che si sveglia alle quattro del mattino, non sappiamo niente dell’operaio che rincasa alla sera stanco, non sappiamo nulla della maestra della scuola dell’infanzia, del cuoco, del netturbino, del barista. Non sappiamo nulla delle battaglie delle altre persone, per cui la soluzione è quella di Platone: essere gentili, sempre. 

Sorge spontanea la domanda: e a me chi ci pensa? Devo essere gentile solo con gli altri e aspettarmi che gli altri facciano lo stesso?

La risposta è no. All’invito di Platone potremmo aggiungere: “Sii gentile anche con te stesso, sempre”.

Quando emozioni come rabbia, ansia, tristezza prendono il sopravvento non odiarti. Non insultarti. Accogli queste emozioni: prendile per mano, accompagnale verso la porta e intanto ascoltale, studiale, osservale. Cerca di ascoltare quello che hanno da dirti e, con pazienza, aiutale ad uscire.

Nasconderle o ignorarle non farà altro che placarle momentaneamente; esse ritorneranno più energicamente, pronte a sfidare la tua pace. Ma se tu le guardi, le riconosci e le accompagni, allora esse potranno darti tutto quel che hai bisogno per far spazio ad altre emozioni come gioia, pace, serenità. Il dolore non è un nemico; fa parte della vita e anch’esso va coltivato.

E allora, dato che anche tu stai combattendo una battaglia che conosci tu soltanto, non aspettare che siano gli altri quelli gentili con te. Pensati, amati, ascoltati, coltivati.

Sii gentile con te stesso. Sei la casa del tuo cuore.