Laudato si’, il Cantico di San Francesco diventa una meditazione a colori

copertina Laudato si'

“Voglio lodarti, mio Signore, con la signora nostra madre Terra la quale ci nutre e ha cura di noi”. Restituisce tutta la poesia delle parole originali di San Francesco “Laudato si’. Il Cantico delle Creature” (Lapis edizioni) a cura di Chiara Frugoni e illustrato da Serena Viola.

Parole antiche e sempre nuove

Un intreccio di forme, colori e parole che risuonano insieme antiche e nuove, perché rispettano pienamente lo spirito della composizione originale ma si legano all’esperienza dei lettori di oggi. Quando decise di scrivere il suo celebre “Cantico di lode di tutte le creature”, come spiega Chiara Frugoni nell’introduzione, San Francesco era molto malato. “Non poteva più viaggiare e predicare. Allora immaginò un altro modo per essere ascoltato”. Scrisse la sua poesia in volgare, in modo che tutti potessero comprenderla, e inventò anche la musica, suscitando una grande commozione nei suoi confratelli frati e in tutti coloro che ascoltavano.

Il Cantico delle creature come strumento di pace

“Francesco era ormai quasi del tutto cieco, eppure per lui la più bella delle creature era il sole. Continuava ad amare la luce senza poterla più vedere, perché ricordarla gli dava gioia”.

L’autrice, storica, accademica, studiosa di Storia della Chiesa, svela anche altri particolari della composizione del Cantico: chiarisce per esempio come si trasformò in uno strumento di pace, quando San Francesco decise di aggiungere una strofa per mediare nel conflitto tra il vescovo e il podestà di Assisi.

E prima di morire il santo chiese ancora che gli fosse recitato il suo Cantico, in cui compare appunto “sorella morte”. Chiara Frugoni ha pubblicato numerosi saggi sulla storia di San Francesco d’Assisi e Santa Chiara. Ha tradotto inoltre diversi episodi della vita del santo tradotti in albi illustrati per ragazzi. Tra essi per esempio “San Francesco e il lupo”, “San Francesco e la notte di Natale”, entrambi Feltrinelli.

“Laudato si'” con la sua lettura contemporanea del “Cantico”, accompagnata da note di introduzione e di chiusura, aggiunge un nuovo, prezioso tassello, con il contributo delle raffinate tavole di Serena Viola, una meditazione a colori fatta di luce e di gioia.