Verso l’alt(r)o, la meditazione della settimana. Una ricerca d’amore

“Avete visto l’amore dell’anima mia?” (Ct 3,4)

Che bello pensare all’amore come una ricerca instancabile di una felicità che riempie l’anima, quasi fino a scoppiare. Il Cantico dei Cantici è un libro all’interno della Sacra Scrittura che ci racconta l’amore di un uomo e una donna che si cercano, si guardano, si esplorano.

Noi siamo un po’ abituati a desiderare tutto e subito, anche nelle relazioni, essere sempre alla “moda”, non rimanere indietro.

Il Cantico propone, invece, un gioco di sguardi, di carezze, di attenzioni che richiedono tempo e passaggi di libertà reciproca.

Questo fa dell’amore un vero e proprio lavoro che richiede una certa fatica; non permette di sdraiarsi e di accontentarsi ma chiede di mettersi in gioco ogni giorno. Importante è non smettere mai di porsi le giuste domande, di affrontarle insieme nella quotidianità aprendosi anche a quelle persone che ci precedono e che per noi possono essere guide preziose.

Camminare insieme per scoprirsi piano piano e continuare a ritrovarsi a vicenda. Questo fa si che non esista una risposta unica all’amore ma è una storia da costruire nella condivisione e nella complicità di cuori. Così facendo lo stupore e la meraviglia saranno pane quotidiano della relazione.

La lettura del Cantico dei Cantici: un’ispirazione

È bellissimo leggere il Cantico “tutto d’un fiato” (ve lo consigliamo) perché illumina la storia degli amanti, da migliaia di anni fa ad oggi, fa gustare il profumo dell’amore con termini antichi ma sempre nuovi e attuali. Una relazione d’amore capace di coinvolgere totalmente due vite è una benedizione per l’esistenza che richiede responsabilità, rispetto e, come detto, molto lavoro. Oggi si rischia, da un lato, di non essere disposti ad investire tanto di sé, tutta la propria ed unica esistenza. Tuttavia se poco si investe, meno campo di gioco si offre all’amore, meno sarà il seminato e meno il godimento dei frutti. Un’intera vita fatta di giorni che si susseguono instancabilmente offre un terreno fertilissimo per permettere all’amore di coppia di nascere, crescere e maturare. Dall’altro lato, oggi, si rischia di fuggire la responsabilità di una vita che dipende dalla tua, una felicità che si lega alla tua. È più facile rendere conto solamente di sé stessi ma è anche triste: le varie forme dell’amore (amicizie, legami familiari, relazioni) chiedono molto perché molto hanno da offrire. 

Nessuno di noi nasce già adulto: deve crescere; nessuno di noi nasce già colto: deve studiare; nessuno di noi nasce già capace di amore: deve amare dove “la scommessa non è sbagliare poco ma imparare ad amare tanto”.