Amoris Laetitia: una bussola per progettare azioni pastorali propositive e mettersi sulla strada delle famiglie di oggi

Amoris Laetitia: quali prospettive emergono a livello pratico e pastorale? È il filo conduttore della giornata di studio e di “riflessioni pastorali” che si è svolta questa mattina in Seminario. A guidare la mattinata sono stati gli interventi di don Paolo Carrara, monsignor Eugenio Zanetti e dei coniugi Enrico e Silvia Tavani. 

Papa Francesco, ha ricordato don Carrara, ha indicato l’Amorisa Laetitia come documento programmatico del suo pontificato. “L’idea di fondo è il bisogno di rilanciare l’annuncio del Vangelo in un modo che sia adeguato al mondo di oggi. Questo, dice il Papa, mette in discussione in primo luogo la Chiesa, che ha bisogno di riformare se stessa. L’obiettivo è assumere una forma più adeguata a questo tempo, perché essa non cresce per proselitismo ma per attrazione”.

Proposte pastorali vicine alla vita delle famiglie di oggi

Quali sono le linee di questa riforma? “Un radicamento spirituale, uno stile ecclesiale, pratiche rinnovate. Con attenzione alla pastorale ordinaria, alle persone battezzate che si sono allontanate dalla chiesa e infine a chi ancora non conosce il Vangelo”. 

In primo piano c’è l’azione missionaria, non solo programmatica, attuata quindi con azioni specifiche, ma paradigmatica, che attraversa quindi ogni aspetto della Chiesa. “Ci proponiamo – ha proseguito don Paolo Carrara – di metterci sul terreno dell’altro. Occorre tenere presenti le condizioni attuali: non è più scontata la credibilità della Chiesa e le pratiche ecclesiali non sono necessariamente efficaci e comunicative”.

L’annuncio deve quindi concentrarsi sugli aspetti essenziali, “su ciò che è più bello – scrive il Papa -, più grande, più attraente e più necessario”.

La necessità di avviare nuovi cammini e occasioni d’incontro

“Preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade – scrive Papa Francesco – piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze”. Da qui la necessità pastorale di avviare processi e accompagnarli in modo attivo e propositivo.

“Gli ideali di riferimento restano, ci appartengono – sottolinea don Paolo – e devono essere annunciati anche se non vengono recepiti dalla cultura popolare”. Però bisogna essere attenti a non idealizzare troppo, a non presentare una realtà lontana dalla concretezza.

La traccia da seguire viene indicata come “metodo del discernimento”, con l’invito a cogliere i “segni di bene” presenti nell’esperienza di ogni famiglia, a individuare il bene possibile a cui una persona può essere chiamata, scegliere, provare a declinare in cammini concreti questi passaggi. “Nessuno ha la perfezione per riassumere nella propria vita la perfezione dell’ideale evangelico. Perciò questo metodo vale per tutti, per chi è vicino all’ideale e per chi se n’è allontanato”.

Amoris Laetitia, bussola per orientare la pastorale familiare

“Amoris Laetitia – ha sottolineando monsignor Eugenio Zanetti, citando un libretto formativo predisposto dalla Consulta regionale lombarda per la Pastorale della Famiglia – può essere considerata una bussola per orientare il cammino della pastorale familiare”.

Sono diversi gli ambiti di applicazione, come ha ricordato don Eugenio: dall’educazione dei giovani alla preparazione delle nozze, dalle tappe evolutive della vita di coppia alla generazione dei figli, fino all’accompagnamento dei momenti di fragilità.

A fare da guida sono sei parole: “Lo sguardo, con il quale inizia la vicenda amorosa, la relazione, il contatto, le collaborazioni, i processi, la comunità”. In ogni momento, ha ricordato monsignor Zanetti, “sta avvenendo qualcosa che riguarda l’azione di Dio”.

Enrico e Silvia Tavani, coppia di Capriate San Gervasio, sposata da 13 anni, con tre figli, hanno presentato l’esperienza di spiritualità delle Equipes Notre Dame, “un movimento laicale di coppie nato in Francia alla fine degli Anni Trenta per approfondire la spiritualità nell’ambito del loro rapporto di coppia”. 

Guarda il video della mattinata e ascolta integralmente gli interventi: