Yunis, un bambino con un cromosoma in più e un talento speciale per i dolci

Yunis Amal Naser

“Yunis”, protagonista della fiaba dell’autrice libanese Amal Naser, è un bambino dall’aspetto singolare, con gli occhi allungati, leggermente a mandorla, ma nessuno ci fa più caso quando può esprimere il suo speciale talento: cucinare dolci deliziosi.

Nella versione italiana bilingue pubblicata da Gallucci il testo è tradotto in italiano e in arabo e questo lo rende inclusivo rispetto a due tratti distintivi: la possibile origine straniera dei piccoli lettori e le conseguenze della sindrome genetica.

Le illustrazioni sono state affidate all’italiana Anita Barghigiani: “Illustrare questa storia – spiega – è stata una sfida. Ho dovuto affrontare la difficoltà di rappresentare un ragazzo con sindrome di Down. L’obiettivo era far notare che questo bambino era forse diverso dagli altri dal punto di vista estetico ma sotto altri aspetti era anche “uguale” agli altri. Trasmettere il messaggio che ognuno è diverso e meraviglioso nella propria diversità”.

Un invito a credere nei sogni, senza rinunciare mai, perché è proprio questo il segreto più importante da scoprire, insieme alla necessità di avere coraggio e di essere tenaci per ottenere ciò che si desidera.

La prima difficoltà per l’illustratrice è stata di interpretazione grafica: “Ho dovuto poi creare l’ambiente che circondava Yunis nella storia. Come far capire, per esempio, dall’aspetto che i dolci di Yunis sono speciali rispetto agli altri? Per capire meglio come fare mi sono confrontata spesso con l’autrice”.

La richiesta di illustrare questo albo è arrivata ad Anita dalla casa editrice Kalimat, che ha ideato il progetto e che pubblica – scegliendo con cura e sensibilità – una collana di albi “inclusivi” come questi. Libri creati per favorire un dialogo tra i bambini del Mediterraneo e le diverse culture. Kalimat per i libri di questa collana, ora riproposta in Italia da Gallucci, è stato premiato come Miglior Editore dell’Anno dalla Fiera del libro per ragazzi di Bologna.