Don Valerio Bersano, Missio Consacrati: “I cambiamenti fanno paura, facciamoci guidare dall’esempio di grandi testimoni”

Che cosa vuol dire “vivere per dono”? Che cosa c’entra con la vocazione? È molto attuale il tema del 65° Convegno missionario nazionale dei Seminaristi, in corso fino al 30 aprile al Seminario Giovanni XXIII di Bergamo. Ce lo spiega don Valerio Bersano, segretario di Missio Consacrati, settore della Fondazione Missio che rappresenta la Pontificia Unione Missionaria in Italia e che è promotore del Convegno.

Un appuntamento di lunga tradizione, concepito per aiutare i preti in formazione a sviluppare sensibilità e attenzione missionaria. “Ogni anno – spiega don Valerio – scegliamo una diocesi diversa come sede di questa iniziativa. Anche questo diventa un segno di apertura al mondo, e permette l’incontro con realtà e territori sempre diversi. Siamo davvero lieti di trovarci a Bergamo nella ricorrenza così significativa del sessantesimo anniversario delle missioni diocesane”.

Anche questo è un modo per rispondere all’invito di Papa Francesco a “consumare la suola delle scarpe” e a tenere aperti gli occhi e il cuore.

Come è nata l’idea che fa da filo conduttore del Convegno di quest’anno “Vocazione. Vivere per dono”?

“Con i missionari che hanno visitato i seminari di tutta Italia – racconta don Valerio – ci siamo confrontati sulle impressioni che abbiamo provato durante i giorni di condivisione nei seminari e a partire da esse abbiamo pensato a questo convegno. Siamo davvero in un’epoca di cambiamento… Non possiamo fermarci alla paura che esso provoca. È normale avere paura. Ma possiamo vincere e superare le paure riconoscendole in noi e guardando i testimoni, cioè i grandi che hanno vissuto Il loro servizio fino in fondo con gratuità e totalità. Sacerdoti come Padre Pino Puglisi… Vescovi come Don Tonino Bello, figure di laici che hanno segnato il tempo con la cura delle persone fragili, come Gino Strada. Si sono dimostrati come seminatori di speranza”.

Ai seminaristi il Convegno offre in particolare una riflessione sul servizio del Fidei Donum. Di che cosa si tratta?

“Fidei Donum vuol dire letteralmente “dono della fede”, chiarisce don Valerio, e si dice del prete o laico diocesano che condivide parte del proprio servizio contribuendo al cammino delle Giovani chiese, compiendo quindi per alcuni anni esperienze di missione”.

Che cos’ha di speciale questa esperienza?

“Il cuore del servizio pastorale che il sacerdote diocesano è chiamato a vivere, sta nell’interpretazione della realtà a partire dal Vangelo. Non siamo formati per essere preti manager- efficienti, cioè ma per diventare uomini credenti e credibili, perché in ascolto di Dio e dei fratelli. Non semplici amministratori, ma persone che abitano uno stato permanente di missione…. Svolgere esperienze di missione nel mondo aiuta a vivere questa vocazione in un modo e con una prospettiva completamente diversa”.