L’imprenditore illuminato: “Ho capito quanto sono importanti le relazioni. Non tenere per te le cose belle che hai dentro”

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Lavoravo 10 ore al giorno e vedevo poco i miei figli e quando tornavo erano pronti per loro i rimproveri per una lampada lasciata accesa o una playstation in funzione”

Così ha iniziato il suo racconto a Seriate Danilo D’Adda, amministratore delegato della Vanoncini Spa di Mapello, azienda specializzata in Costruzioni a secco.
Poi, ha proseguito, “un giorno in un cantiere un incidente, la corsa in ospedale, un intervento d’urgenza che gli ha salvato la vita e poi sei mesi di recupero.
“Io, super attivo che dormo non più di 4/5 ore per notte, trovarmi fermo a letto per mesi è sembrata una tortura”. A questo punto ho ripensato al senso della mia vita e aiutato da altri sono cambiato. Sono nati cosi alcuni concetti “controintuitivi” che sono spesso l’opposto del “comune pensare”.

Danilo ne ha citati alcuni e brevemente li ha illustrati: “Non tenerti per te le cose belle che hai dentro, condividile; questo vale per tutti e anche in azienda”

“Quando tu doni agli altri qualcosa, in realtà ricevi cento volte di più”

“Se vuoi cambiare gli altri devi prima cambiare te stesso”

“Non ci sono più Padroni e dipendenti ma collaboratori che cercano obiettivi comuni”

“Se vuoi distruggere l’altro, continua ad evidenziare i suoi difetti, se vuoi farlo crescere sostieni i suoi pregi”

“Collaborativi o scollaborativi” questo è il problema.

Se entri ad una riunione con un’idea e la tieni gelosamente per te, ne uscirai con la sola stessa idea. Se 50 persone entrano ad una riunione con un idea e la mettono in comunione, ciascuno esce con 50 idee”.

Danilo padre di due figli e marito di Giusy, anche in famiglia ha portato questo suo cambiamento nel modo di essere e non sono tardati i risultati. Se demoliamo sistematicamente le nostre relazioni, i figli si allontanano da noi, se li incoraggiamo partendo dalle loro capacità, otterremo un rapporto migliore. 
Da qui, in tempo di pandemia, l’idea di incoraggiare i propri collaboratori a leggere libri e presentarli alle riunioni aziendali. Quello che sembrava impossibile per dei muratori si è realizzato. Così è nato il Book club … Dove ogni libro presentato viene pagato con 100 euro. 

“A me l’idea non sembrava strana. Tanti libri mi avevano fatto compagnia dopo l’incidente e alcuni mi hanno aiutato a cambiare il mio modo di essere , così speravo succedesse ai miei collaboratori” 

Per televisioni e giornali invece è talmente sembrato strano questo metodo che in un anno e mezzo decine di interviste e articoli sono comparsi sulle principali testate e Danilo 
 è stato definito come “l’Imprenditore che paga i suoi dipendenti per leggere” “ l’imprenditore che riesce a far leggere libri ai muratori”
 
Grazie al Greto, Danilo ha potuto portare la sua storia e la sua esperienza a genitori, coppie e altri imprenditori e a tutti loro ha lasciato un forte messaggio per aiutarli a guardare i problemi di sempre in un’ altra ottica. 

La serata si è poi conclusa con un piccolo rinfresco e con le parole del Presidente dell’associazione il Greto, che riprendendo i tanti spunti di riflessione,   ha concluso: ” Stasera Danilo ha stuzzicato le nostre menti e forse ci ha messo in crisi nei modi in cui portiamo avanti le nostre relazioni … Ma crisi è l’anticamera di un cambiamento, se lo vogliamo davvero e quindi stuzzichiamo ora le nostre menti anche con qualche assaggio, perché il cambiamento ci aiuti tutti a cercare nuove strade.