Lallio, applausi per Luca Scandali e Eloisa Manera al concerto inaugurale di «Box Organi»

pubblico-al-concerto-box-organi-testata

Numerosi, entusiasti e convinti gli applausi per il primo concerto dell’ottava edizione di «Box Organi. Suoni e parole d’autore», tenutosi sabato scorso a Lallio nella Chiesa Arcipresbiterale dei SS. Bartolomeo e Stefano. Ancora una volta sorprende ed emoziona l’inaugurazione di questa rassegna di concerti che si muove con disinvoltura tra classica, jazz e letteratura, ideata e condotta da Alessandro Bottelli in collaborazione con la Parrocchia e nata per valorizzare le molte qualità dell’organo Bossi Urbani 1889. La manifestazione si avvale inoltre del sostegno della Fondazione Credito Bergamasco, delle ditte Zanetti, Montello, Agnelli Metalli, Ferretticasa, Co.Me.C., Fra.mar, Ambrosini e dell’Associazione Libera Musica, oltre che del patrocinio e del contributo della Provincia di Bergamo e del Comune di Lallio, di Eliorobica come sponsor tecnico, e della media partner di Corriere della Sera, Avvenire, Famiglia Cristiana, santalessandro.org, settimanale online della Diocesi di Bergamo e della rivista specializzata Jazzit.

Intitolato L’organo sotto assedio: Battaglie, Combattimenti, Rivoluzioni…, il concerto d’apertura ha
introdotto gli ascoltatori nel tema generale scelto per l’edizione 2022, ovvero “La Storia, le storie”.
«Abbiamo pensato di indagare un tipo di repertorio piuttosto insolito, ispirato a fatti storici realmente accaduti o a fatti personali vissuti in prima persona dai compositori e poi trasposti sul pentagramma», afferma Alessandro Bottelli. Di fatto, all’interno di questo genere, sono presenti dei brani che richiamano le sonorità eccitate dei conflitti bellici o altri derivati da esperienze autobiografiche dei musicisti.

Ad aprire la serata è stata la jazzista italospagnola Eloisa Manera che, con il suo violino, ha eseguito degli emozionanti virtuosismi mentre percorreva la navata della chiesa. Subito dopo è arrivato il turno di Luca Scandali, organista marchigiano e titolare della cattedra di Organo e composizione organistica al Conservatorio «G. Rossini» di Pesaro, che ha affrontato con disinvoltura, competenza e rara professionalità le composizioni che hanno caratterizzato la scaletta di questo concerto. A cominciare dalla Batalha de 6° Tom (1695 ca.) di António Correa Braga, un brano che richiama già nel titolo il genere della Battaglia, molto in voga anche nella musica tastieristica iberica a partire dal XVI secolo. Proseguendo in questo filone, si è
ascoltato Il Ballo della Battaglia da Selva di varie compositioni di Bernardo Storace: una divertente e bizzarra composizione barocca dal gusto militaresco. A seguire, per richiamare anche episodi biblici ispirati alla battaglia, Scandali ha interpretato la quinta delle sonate bibliche di Johann Kuhnau, predecessore di Johann Sebastian Bach alla Thomaskirche di Lipsia, dal titolo Gideon Salvadore del Populo d’Israel. Tratta dal Libro dei Giudici, dell’Antico Testamento, questa composizione narra della chiamata divina di Gedeone, dei suoi dubbi e delle prove, della lotta e della vittoria sulla tribù dei Madianiti, predoni che assalivano e saccheggiavano Israele.

La violinista Eloisa Manera e l’organista Luca Scandali ripreso in video all’organo Bossi Urbani 1889

Dopo le esecuzioni all’organo, seguivano, a sorpresa, le rielaborazioni violinistiche dei temi principali ad opera di Eloisa Manera, suscitando nel pubblico sensazioni di fascino e stupore.

Nella seconda parte della serata si è poi ascoltato il racconto “organistico” inedito scritto da Aldo Nove, pseudonimo del poeta e scrittore italiano Antonio Centanin. Il testo di Nove, letto dall’attrice Matilde Facheris, era, nelle sue linee essenziali, un devoto omaggio al cantante Franco Battiato, che da giovinetto rimase folgorato dal suono dell’organo e dalla musica di Bach. Come accompagnamento alla lettura, Eloisa Manera ha proposto una serie di improvvisazioni al violino su alcuni spunti musicali bachiani che a poco a poco si metamorfizzavano, fino a diventare citazioni di canzoni di Battiato, tra le quali anche Centro di gravità permanente.

Poi, all’organo, Luca Scandali ha affrontato l’articolata Toccata in re minore BWV 913 di Johann Sebastian Bach, risalente probabilmente al 1705-1708, e Armistizio, il nuovo brano in prima assoluta ispirato a un fatto di storia realmente accaduto e scritto nei mesi d’inizio 2022 da Giorgio Colombo Taccani, un compositore i cui lavori hanno ottenuto riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali e sono regolarmente eseguiti in tutto il mondo. «Armistizio – dice Bottelli – si riferisce alla Grande Guerra e, in particolare, alla cosiddetta “Tregua di Natale”, in cui gli eserciti belligeranti si scambiavano doni e intonavano canti per poi ritornare ognuno a combattere contro l’altro. È un episodio drammatico ma anche pieno di speranza».
Infine, è stato presentato il “capolavoro” di padre Davide da Bergamo, al secolo Felice Moretti (1791-1863), il maggiore organista italiano della prima metà dell’Ottocento, intitolato Le sanguinose giornate di Marzo, una spettacolare quanto insolita descrizione per organo solo delle Cinque Giornate di Milano del 1848.
Anche su questo brano, la violinista Eloisa Manera si è cimentata in un’improvvisazione tematica, stavolta anticipando l’esecuzione all’organo con una specie di preludio-introduzione dai toni visibilmente inquieti, a cui ha aggiunto, a tratti, il suono straniante della sua voce cantante.

Non è mancato infine il bis, con la riproposta al Bossi Urbani del Ballo della Battaglia di Storace.

«Il concerto è dedicato, con grande affetto, a Chiara, mancata il 19 aprile di quest’anno» ha ricordato Bottelli nell’introdurre la serata. «Una donna che ha fatto della sua silenziosa sofferenza un motivo di speranza per tante persone a lei vicine», tra cui il marito Andrea, presente tra il numeroso pubblico che ha partecipato all’evento.