Da Bergamo alla Bolivia e ritorno. Un docufilm per raccontare 60 anni di missione

Bolivia
Una scena del docufilm di Davide Cavalleri

Ci sono le distese dei campi bruciati dal sole, le città, i villaggi sperduti fra le montagne nel docufilm “Al andar se hace camino. 60 anni di storia tra Bergamo e Bolivia” di Davide Cavalleri. Realizzato in occasione del sessantesimo anniversario della partenza dei primi missionari da Bergamo alla Bolivia, sarà proiettato martedì 25 ottobre alle 20,30 al Cinema Teatro del Borgo (via Borgo Palazzo 51, tel. 035236944) in occasione delle iniziative per l’ottobre missionario. Il docufilm presenta i volti e le testimonianze di alcuni dei duecento bergamaschi che in 60 anni, chi per qualche mese, chi per tutta la vita, si sono spesi nell’aiuto, nella prossimità e nell’ascolto di un popolo e delle sue fatiche.

Ha sostenuto la realizzazione di questo prezioso documento dell’azione dei bergamaschi nella missione diocesana in Bolivia la Fondazione Banca Popolare di Bergamo.

La fatica dei minatori, il lavoro nelle campagne, i riti e i costumi delle popolazioni indigene: Davide Cavalleri ha messo anima e corpo in questa ricerca svolta sul campo in terra boliviana. In passato ha trascorso due in missione a Viloco, di cui dà conto in una parte del docufilm. Il suo sguardo riesce a far emergere la bellezza dei paesaggi, dei volti, delle storie.

“Sono nato a Bergamo – racconta tracciando una sua breve biografia – ma ho lo sguardo rivolto a tutto ciò che avviene nel mondo e che compone l’affresco del campionario umano che mi circonda. Appassionato di pittura e fotografia, mi sono diplomato al liceo artistico per poi virare verso gli studi umanistici in Lettere che ho concluso nella mia città. L’amore per il viaggio, l’interesse verso altre culture e la mia curiosità nei confronti delle periferie dell’umano mi hanno portato a vivere per due anni in Bolivia come volontario: sperduto, in un villaggio dimenticato a 4500 metri sulle Ande latinoamericane, mi sono affiancato con discrezione alle vite umili e dignitose dei minatori e dei campesinos locali. Mi sono avvicinato presto al giornalismo, collaborando con diverse testate della bergamasca. Inseguo con determinazione il sogno di poter scrivere reportage dalle periferie del mondo con il proposito (forse utopico) di mantenere accesi – con passione e compassione – i riflettori dell’opinione pubblica sulle vicende umane: su quelle vite che non vengono raccontate e la cui esistenza meriterebbe più attenzione”. Ha mosso i primi passi nel mondo del giornalismo collaborando anche con Santalessandro.org. Attualmente sta svolgendo il praticantato giornalistico al quotidiano La Stampa.

Sul canale YouTube del Centro Missionario Diocesano si possono vedere in anteprima alcune parti del docufilm. Vi proponiamo quella dedicata a Viloco.