Settimana della cultura: oltre 220 appuntamenti per stare “Nella città di tutti”

Mostre, film, spettacoli, visite guidate, concerti, film, spettacoli: oltre duecento appuntamenti per stare “Nella città di tutti”. Entra nel vivo la Settimana della Cultura promossa dalla diocesi di Bergamo nell’ambito di BgBs2023 Capitale della cultura: sabato 4 marzo alle 10 all’auditorium della Casa del Giovane si svolgerà la presentazione ufficiale.

“Sarà l’occasione – sottolinea don Fabrizio Rigamonti, direttore dell’Ufficio Cultura della diocesi – per introdurre tutte le proposte ideate dal territorio per questa grande festa diffusa che prenderà forma dal 15 e fino al 23 aprile”.

Ci saranno rappresentanti delle istituzioni, delle realtà che sostengono questa iniziativa e degli istituti culturali diocesani, coinvolti attivamente nell’organizzazione. 

“La settimana della cultura – sottolinea don Fabrizio – nasce come idea per valorizzare la creatività delle comunità locali e offrire loro un ruolo da protagoniste attraverso la progettazione. Un’occasione per aprire le porte, far conoscere le proprie esperienze e costruire legami nuovi sul territorio, tessere relazioni e stare davvero “Nella città di tutti”. La risposta che abbiamo ottenuto da questa iniziativa corale e collettiva è stata sorprendente. Contiamo fino ad oggi oltre 220 appuntamenti diffusi tra la città e il territorio delle 13 Comunità ecclesiali territoriali, segno della grande vitalità di questo settore e di un significativo desiderio di partecipazione”.

Tutto il calendario dettagliato è stato raccolto in un volume con la descrizione delle proposte, date, orari e dettagli pratici: anch’esso viene presentato il 4 marzo e sarà consegnato ai partecipanti come materiale di divulgazione. “Preziosa è indubbiamente questa rassegna – scrive il vescovo monsignor Francesco Beschi nell’introduzione – in quanto opportunità per i cristiani di un territorio per la costruzione di nuovi legami. La cultura è infatti l’espressione di quei significati della vita che hanno valore solo se sono di tutti; nella musica, nel cinema, nella letteratura, nella poesia, nell’arte essi trovano il veicolo privilegiato della loro condivisione. Proprio di questa volontà di annunciare il Vangelo stando all’interno della cultura che tutto unisce desidera farci racconto questa iniziativa diocesana, ricca e necessaria, cui vanno le mie felicitazioni e i miei auguri più cordiali”.

Qualche piccola anticipazione sul programma: proprio il vescovo offrirà l’appuntamento di apertura il 15 aprile in Città Alta, una festa per tutta la città con un ospite speciale. La giornata di chiusura, il 23 aprile coinvolgerà invece in particolare bambini e famiglie.

Sarà una settimana intensissima, in cui ognuno dei protagonisti metterà il proprio tassello per comporre un mosaico dai colori sgargianti: “I veri protagonisti di questo progetto sono i collaboratori pastorali delle comunità cristiane – aggiunge don Fabrizio – che danno espressione a tutti i linguaggi della cultura e attraverso di essa favoriscono l’incontro tra il Vangelo e la vita delle donne e degli uomini di oggi. Ci sono proposte nate per valorizzare il nostro ricco patrimonio artistico, le chiese, le opere, i musei, frutto di una storia plurimillenaria, e intorno ad esso sono stati costruiti approfondimenti, visite guidate, giochi e laboratori con i più piccoli. Anche il linguaggio della musica ha un ruolo fondamentale nelle nostre comunità: corali e bande musicali hanno ideato molte iniziative, alcune fra esse addirittura itineranti”.

Non mancano appuntamenti legati a cinema, teatro, e perfino luoghi normalmente chiusi come archivi e biblioteche parrocchiali: “Essi, di solito gelosamente custoditi, com’è giusto che sia, aprono le loro porte guidando il pubblico a scoprire antichi documenti che mostrano tracce del passaggio di Dio nelle comunità. Anche i monasteri di clausura sono stati fra i primi ad aderire e a presentare i loro progetti”. Ci sarà spazio anche per poesia, letteratura, dibattiti legati all’attualità. Se qualcuno volesse ancora partecipare, anche all’ultimo momento, “sarà comunque bene accolto” sottolinea don Fabrizio.

Aggiornamenti e approfondimenti si possono sempre seguire su Colloquies.it, su L’Eco di Bergamo e Santalessandro.org.