Come realizzare un pesce amigurumi: un’arte antica che arriva dalla Cina

Amigurumi è un nome derivante dalla combinazione delle parole giapponesi ami (lavorare a maglia o all’uncinetto) e nuigurumi (pelouche). Questi oggetti, pupazzetti o animaletti, non hanno un uso pratico, ma sono creati e collezionati per ragioni estetiche.

Si tratta di una vera arte, alcuni storici ritengono che l’origine provenga dalla Cina, dove esistono testimonianze di bambole lavorate a maglia durante la dinastia Shang (inizio del XVII sec.) e grazie agli scambi commerciali tra Cina e Giappone gli amigurumi varcavano i confini senza bisogno di visto o passaporto.

Ormai sta finendo l’estate e che cosa c’è di meglio di un pesciolino amigurumi che ci ricorda le giornate di mare o i laghetti alpini?

L’esecuzione è facile e veloce.

Lista dei materiali: cotone azzurro e giallo n. 5, uncinetto n. 3, un ago per la lana, un po’ di ovatta acrilica, forbici, un marcapunto, due perline per gli occhietti.

Lavorazione

Si inizia con un anello magico nel quale si fanno 6 maglie basse; nel successivo giro si fa un aumento per ogni punto basso, così da avere 12 maglie basse. Se si fatica a contare è utile il marcapunto. 

Nel giro successivo si fanno degli aumenti, in questo modo: 3 maglie basse, un aumento, poi ancora 3 maglie basse, un aumento e così via, fino ad ottenere fine giro 15 maglie basse.

Continuare così: 4 maglie basse, un aumento… fino ad avere 18 maglie basse.

Giro successivo: 5 maglie basse, un aumento… fino ad avere 21 maglie basse.

Giro successivo: 6 maglie basse, un aumento… fino ad avere in totale 24 maglie basse.

Chiudere con una maglia bassissima e tagliare il filo.

Ora si prende il filato giallo e si fa un giro sulle 24 maglie.

Si riattacca il filo azzurro e si continua sulle 24 maglie basse per 6 giri.

Si riempie di ovatta e si chiude l’apertura a maglie bassissime, procedendo in questo modo: si saltano 8 maglie basse, si chiude il davanti con il dietro con maglie bassissime fino alla fine, quindi per realizzare la piccola pinna si fanno 4 catenelle, si torna indietro, si fanno 3 maglie basse e si taglia il filo.

Rimane aperta la seconda parte che si chiude in questo modo: 4 maglie basse, una diminuzione facendo 2 punti bassi insieme, 4 punti bassi e una diminuzione. Si termina con due giri di punto basso per la pinna più grande.

Per la coda si fa una catenella di 7 maglie su cui si fanno 6 maglie basse, si volta e si fa una diminuzione su entrambi i lati cambiando colore.

Per le due pinne si fa un anello magico e all’interno una maglia bassa, una mezza maglia alta, una maglia alta per due volte, quindi si tira l’anello magico.

Si cuciono la coda e le pinne al pesciolino e da ultimo si applicano gli occhietti con una punta di colla calda.